Leonardo's House

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    <div class="info">CATEGORIE: Adult, Romantico

    Prefazione


    Treno Milano-Losanna. 13 Agosto. Ore 18.37.
    “Ho deciso di comprare questo blocchetto per scrivere ciò che penso, ma che non riesco a dire.
    Oggi, come un anno, fa sono di nuovo in viaggio.
    Casualità ha voluto che questa volta la partenza coincidesse con il giorno del mio compleanno.
    Alla fine non lo abbiamo passato insieme.
    Sai, ‘Leonardo's House’ è stato preso da qualcuno.
    Non so chi sia, è rimasto anonimo.
    È meglio cosi, non potevo conviverci, e forse non volevo neanche sapere che qualcuno lo avesse acquistato. Mi ha ricordato che esiste ancora, mentre quello che rimane davvero è solo un soffio di vento che passa, facendomi venire la pelle d'oca di tanto in tanto.
    Ho comprato questo blocchetto per non cancellare, per scrivere di noi, del vento che è passato , ma che non si ferma.
    Va avanti, come le mie opere che continuano a mutare.
    È proprio vero che il dolore è il più grande nutrimento dell'artista.
    Lo avevi detto anche tu, che in quella creazione, derivata da un momento idilliaco, c'era una nota di tristezza, di malinconia.
    Ho preso questo blocchetto per lasciarti sulla carta e tirarti via dal cuore”.
     
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    I Capitolo
    Opportunità



    11 mesi prima.
    Losanna.

    È successo. Finalmente sono qui, a Losanna. È stato un cambiamento improvviso.
    Quando avevo mandato la mia candidatura per produrre una mostra d'arte tutta mia, non credevo che avrebbero richiamato proprio me.
    La risposta è arrivata un mese fa “Siamo molto affascinati dalle sue opere e dai concetti che esprimono, fanno riflettere l'uomo sul perché ci si appigli continuamente alla ricerca di un completamento”.
    Il tempo di fare le valigie e di partire.
    Ora sono qui a girare questi bellissimi posti, credo che l'osservazione di ambienti sconosciuti sia un ottimo modo per scoprire qualcosa di nuovo, che possa generare nuove necessità creative.
    Sono passati solo 2 anni dalla mia laurea in arti figurative presso l'Accademia di Belle Arti di Brera.
    Ora ho 25 anni e ho di fronte questa grande opportunità: presentare al panorama europeo ciò che penso, ma che riesco a dire solo tramite la mia poetica.
    Il mio quesito principale è proprio il motivo per il quale il genere umano abbia continuamente la necessità di ricercare qualcuno o qualcosa di complementare, in modo da colmare un vuoto primordiale che è alla base della condizione umana.
    Questa città trasmette una luce particolare, sarà il fatto che si specchia sul lago di Ginevra, che la rende piena di magia, come se fosse uno specchio su cui la mia anima possa risplendere.
    Passeggio per le strade, i vicoli, mi soffermo su tutto, sui colori, i materiali e lo stile architettonico delle strutture.
    Tutto cosi nuovo, un'aria diversa, che porta la mia mente in uno status di fervore creativo.
    Ho bisogno di creare arte ‘.
    Quando nella mia testa sento questa voce è sempre un buon segno, ma ho imparato col tempo a non agire subito, anzi ad aspettare, in modo tale che l’istinto si tramuti in coscienza, e la coscienza in opera.
    Sei l'allievo più brillante del corso Edoardo" me lo dicevano sempre i professori.
    Io non gli ho mai dato tanto peso. Non ho mai pensato che l'arte fosse un mondo in cui bisognasse primeggiare.
    A mio avviso la cosa più interessante è proprio la soggettività e le diverse chiavi di lettura che ogni individuo può trovare per esprimere la propria esperienza e sensibilità.
    Io sono sempre stato affascinato dall'uomo, dalla sua psiche (che nella tradizione classica si traduce con ‘respiro' e quindi ‘anima').
    L’individuo contemporaneo è sofferente, alla ricerca di un qualcosa di sfuggente, che tenta di trovare continuamente in qualcosa o qualcuno. Da ciò deriva l’amore, la ricerca di stabilità nella vita, la speranza di non sentirsi in bilico.
    Il Sole sta calando, non ho voglia di cucinare, prenderò un panino e una Birra in un pub vicino casa, dicono sia buono ed economico.
    Entro nel locale, stile irlandese, molto accogliente, con banconi, tavoli e panche tutte interamente in legno.
    I camerieri sono vestiti proprio come dei cittadini irlandesi stereotipati, il che mi strappa un sorriso e mi ricorda molto i posti che si trovano nella mia Milano.
    Dopo una veloce lettura del menù, ordino un Hamburger e una Weiss, la mia preferita.
    Spero siano veloci, ho bisogno di riposare, domani sarà una giornata importante: incontrerò coloro che mi finanzieranno la mostra. Devo essere suggestionante, in modo da poter ricevere un sostentamento economico tale da potermi sbizzarrire nella produzione di tantissime opere.
    Fortunatamente il servizio è velocissimo, in mezz’ora ho finito di mangiare, mi alzo dal tavolo e mi appresto a pagare.
    “Stasera voglio festeggiare, finalmente ho finito gli esami universitari!".
    Proprio vicino la cassa, un ragazzo moro , alto circa 1.75, molto asciutto fisicamente e con dei tratti del viso talmente delicati da sembrare quasi androgino.
    Sta festeggiando la fine della sessione, probabilmente è prossimo alla laurea.
    Mi scappa un sorriso, rivedo il me di qualche anno fa e ripenso alla bellissima sensazione di libertà mista ad ansia per un futuro incerto.
    Il ragazzo si accorge della mia reazione, mi guarda, con due occhi color nocciola profondissimi e con un accenno di sorriso mi dice “Vuoi uno shot? Offro io”
    Ricambio il sorriso ma rifiuto, devo tornare a casa, ma lui insiste “Dai il tempo di bere una cosa, non ci vorrà molto”.
    Alla fine mi faccio convincere, dopotutto era alcool gratis.
    Mi siedo al bancone con lui e ci servono due rum e pera. "È il mio preferito" dico subito dopo aver deglutito “Beh, mi sa che abbiamo una cosa in comune” mi risponde sorridendo “Comunque non ci siamo presentati, io sono Leonardo” “Come Da Vinci” rispondo istintivamente “Io mi rivedo più come Leonard Bernstein” “Sei un musicista devo dedurre” “È ciò a cui aspiro a diventare, studio al Conservatorio di Losanna , tu invece?” “Io anche sono nel mondo dell'arte, arti figurative per la precisione. E comunque piacere, sono Edoardo” ci stringiamo la mano e , ancora una volta, ci scambiamo un sorriso.
    Dopo circa un' ora di chiacchierata, parlando del più e del meno, mi rendo conto che è arrivato il momento di andare, lo saluto cordialmente ringraziandolo per lo shot offerto, lui mi guarda dritto negli occhi e mi da in mano un bigliettino, con su scritto un indirizzo e un numero di telefono: “Quando avrai voglia puoi venire, è un posto molto bello dove ci passano continuamente artisti di tutti i tipi. Quello è il mio numero, quando vorrai recarti lì, basta che mi chiami”.
    È davvero molto carino da parte sua, terrò a mente questo luogo e ci andrò sicuramente.
    Dopo essere uscito mi appresto a tornare a casa.
    Che strano incontro, questo Leonardo è davvero una persona particolare. Mi ha lasciato una strana sensazione addosso, non saprei nemmeno descriverla precisamente.
    Meglio non pensarci, finalmente sono nel mio letto e domani sarà un giornata faticosa.
    Mi lascio avvolgere dalle braccia di Morfeo.

    Edited by Shinazu - 8/6/2019, 16:50
     
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    Mi piace com'è iniziata, complimenti
     
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