Il Nuovo Me[Young][Romantico][Scolastico]

~ il mio secondo racconto :)

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    CITAZIONE (saintseiya85 @ 6/5/2019, 09:45) 
    E' bello che tramite commenti di altri utenti.. si possano riscoprire racconti molto validi anche se vecchi di qualche anno.. questo qui per esempio mi era proprio sfuggito.. fortunatamente ho potuto rimediare.. complimenti all'autore; la storia di un amore giovanile, la scoperta di se sressi.. due anime che si trovano.. si allontanano e poi si riscoprono più unite di prima.. veramente molto bello.

    Grazie mille davvero, sono contento che il racconto continui a piacere dopo anni dalla pubblicazione :)


    Sono venuto a sapere solo oggi dell'imminente chiusura di Yaoi Fantasy. Sebbene io comprenda la decisione dello staff, questa notizia non può che spezzarmi il cuore. YF, e nello specifico questa sezione, racchiude la maggior parte della mia produzione letteraria (se così posso chiamarla). Negli ultimi mesi stavo lavorando ad un nuovo racconto (più di uno in realtà, ma solo questo si è concretizzato), ma si tratta di una storia complessa e, sebbene io abbia già scritto qualche capitolo, ancora molto lontana dal completamento. Questa storia, che ancora non ha un titolo, non vedrà mai la luce, non fra queste pagine almeno, ma voglio pubblicare qualcosa per dire addio a questa fantastica community di lettori e scrittori: quando nel 2016 ho concluso Il Nuovo Me ho lasciato aperta una porta. Il personaggio di Stefano non ha mai avuto un lieto fine. Per anni ho pensato a come concludere la sua storia con un epilogo al racconto ma ho sempre rimandato con la scusa che "ci fosse tempo" per farlo. Ora il tempo non c'è più. La chiusura del forum si avvicina e io intendo mantenere la promessa. Non so ancora darvi delle tempistiche, ma qualcosa uscirà prima di YF vada in pensione!
    Su un altro fronte, vorrei anche pubblicare qualcosa relativo al mio primo e più lungo racconto su questo forum, Fratelli di sperma, ma vi rimando ad un post analogo su quella discussione se avete letto il racconto e siete interessati a qualche capitolo nuovo ;)
     
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    Epilogo - Il Nuovo Stefano


    1 gennaio 2015

    Mentre i fuochi d’artificio coloravano il cielo e i volti della gente per le strade, Stefano si domandava come sarebbe stato per lui l’anno appena cominciato. In passato si era ritrovato già in quella posizione, ad augurarsi che il semplice cambiamento di un numero sul calendario potesse portare nella sua vita novità tanto attese. Il coraggio di accettare se stesso, di fare coming out con la propria famiglia, e chissà, magari anche l’incontro col vero amore. Quest’anno tuttavia era diverso. Nel 2015 Stefano avrebbe ottenuto tutto questo.

    10 giugno 2015

    «Ti ho tradito!» L’urlo di Carlo gli trafisse il cuore.
    Stefano rimase immobile, facendosi sfuggire solo dagli occhi il dolore che stava provando. «Oh.» Disse semplicemente.
    «Mi dispiace. Ti prego, dì qualcosa.»
    «Cosa dovrei dire? Sapevo che era successo qualcosa già dall'altro giorno, ma questo... Non avrei mai pensato che tu...» Non riusciva a trovare le parole. «Ha significato qualcosa?»
    «Come?»
    «Quello che hai fatto, puoi dire che non significava nulla per te?»
    Carlo abbassò lo sguardo, prese la mano di Stefano e fece un respiro profondo. «No.»
    Stefano rimase immobile. I suoi occhi si spensero e lasciò andare la mano di Carlo prima di alzarsi. Corse verso il bar, dove il suo amico stava finendo di preparare i preparativi per la serata.
    «Tutto bene?» Gli domandò vedendolo scosso.
    «Sì.» Rispose senza neanche cercare di essere convincente. Si portò dietro il bancone, verso il frigo dove erano state preparate le bottiglie per i tavoli prenotati nel privee. «Questa inizio a prenderla.» Disse tirando fuori una bottiglia di vodka.
    L’amico lo guardò e, nonostante sapesse che Stefano non potesse comportarsi così, lasciò perdere.

    Curse giù per le scale e fra la gente, con l’intenzione di uscire dal locale il più velocemente possibile. Si fermò nei parcheggi e si guardò intorno. Alla sua sinistra un gruppo di ragazzi stava bevendo qualcosa prima di entrare, così nella speranza di rimanere solo Stefano si dirise verso destra, percorrendo la deserta strada di periferia su cui dava il locale. Camminò per qualche minuto, finché la musica non si fece lieve. Poi si sedette sul marciapiede, aprì la bottiglia di vodka e lasciò scorrere le lacrime.
    Giù, giù, giù, l’alcol scese lungo la sua gola e piuttosto velocemente Stefano iniziò a perdere coscienza. Faceva fatica a tenere gli occhi aperti, ma sentiva la voce di Carlo vicinò a lui. Pensò fosse tutto nella sua testa, colpa dell’alcol, ma la voce si fece sempre più chiara e distinta, e alla fine Stefano lo vide emerge in lontananza. Gli si volle avvicinare, ma vide che non era solo, così si nascose dietro una macchina e, tenendo stretta la bottiglia ormai più leggera, prego affinché non fosse visto.
    Sentì Carlo professare il suo amore all’altra persona e nel farlo si aggrappò ancora più stretto alla bottiglia. E anche quando poco dopo se ne andarono continuò a bere fino a perdere i sensi.

    Quando si risvegliò la sua faccia era ricoperta di vomito e un ragazzo lo stava percuotendo. «Tutto bene?»
    Stefano si tirò su confuso. «Sì. Credo di sì.» Rispose incerto. «Che ore sono?»
    «Le 6:20.»
    «Come… Le sei? E la festa?»
    «La festa è finita.» Rispose il ragazzo. «Sono andati tutti a casa.»
    Stefano tirò fuori il telefono. Aveva oltre quaranta messaggi e otto chiamate senza risposta.
    «Sicuro di stare bene?» Gli domandò il ragazzo riconoscendo la tristezza sul suo volto.
    «In realtà no.»
    «È successo qualcosa?»
    Stefano lo guardò. Era carino, dagli occhi verdi e i capelli neri, e sorrideva sembrando realmente interessato. «Il mio ragazzo mi ha lasciato.» Gli disse senza distogliere il contatto visivo.
    «Ah…» Rispose lui annuendo. «So di cosa parli. Ci sono passato da poco, i ragazzi sanno essere dei grossi stronzi.» Gli sorrise. «Dai, tirati su.» Gli porse una mano e Stefano la accettò, facendosi trascinare in piedi.
    «Grazie, comunque io sono Stefano.»
    «Piacere, Sebastiano.» La presa fra le loro mani si trasformò in una stretta.
    E forse fu colpa dell’alcol, del desiderio di farla pagare a Carlo, o del fatto che Sebastiano fosse dannatamente affascinante, ma Stefano gli si lanciò addosso portando le proprie labbra sulle sue. Per un paio di istanti i due si baciarono, poi Sebastiano lo respinse.
    «Hai capito male.»
    «Mi dispiace.» Rispose lui correndo via.
    «No, tranquillo.» Lo rincorre il ragazzo. «Tranquillo…»
    «Scusami, credevo stessi parlando di te.»
    «No, no… Il mio migliore amico è gay e da poco ha rotto con il ragazzo. Parlavo di lui…»
    «Scusa, non dovevo saltare alle conclusioni.»
    «Tranquillo. Anzi, forse te lo dovrei presentare…»
    «Mi sembra un po’ presto, ma grazie per il pensiero.»


    14 febbraio 2016

    «Ancora un secondo… Tienili chiusi… Ok, aprili!»
    Aprì gli occhi e vide il letto imbandito di petali.
    «Ta-dà!» Esultò Stefano.
    «Ma che hai fatto?»
    «Hai detto che non volevi fare niente di speciale per san Valentino, quindi ho ordinato due pizze e messo Netflix sulla tv.»
    «E i tuoi genitori?»
    «Sono fuori per il fine settimana e torneranno domattina. Puoi anche dormire qua se ti va.»
    «Avevo altri programmi, ma possiamo dormire se ci avanza tempo.»
    «Interessante…» Stefano gli si avvicinò e lo baciò.
    «Ma le rose?»
    «Sono il fiore di San Valentino.»
    «Ah… pensavo volessi farti perdonare di esserti dimenticato del nostro quarto mesiversario.»
    Stefano finse una risata. «Ancora con questa storia? Ti ho detto che nessuno festeggia il quarto mesiversario.»
    «Io lo festeggio.»
    «È una balla. Sebastiano mi ha detto che non avevi preparato niente.»
    «Sebastiano deve imparare a farsi gli affari suoi.» Disse, e lo spinse sul letto facendo volare in aria i petali.

    20 settembre 2017

    Varcare insieme quella porta significò dare inizio ad una nuova vita. Le valigie e le scatole attentamente impilate ben presto si sarebbero svuotate per andare a colmare e dar vita a quell’appartamento. Una piccola camera con letto matrimoniale, un bagno di mezzo metro quadro e una piccola cucina che erano state pensate per un single, ma che Stefano e Valerio avevano deciso di affittare per andare a viverci insieme. Dopo tutto i prezzi, anche nella zona studentesca di Milano, erano pur sempre elevati.
    «Sei pronto?» Gli disse Valerio.
    «Per cosa?» Domandò lui.
    «Per l’inizio della nostra nuova vita.»
    Stefano sorrise e lo baciò. «Sono pronto.»
    Era il momento di cominciare una nuova avventura. Era il momento di fare posto al nuovo Stefano.

    Fine



    Edited by @astro - 20/6/2019, 23:19
     
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    Epilogo - Pride


    29 giugno 2019

    You Need To Calm Down di Taylor Swift riecheggiava per le strade, dai carri piovevano nuvole di colori holo, mentre bandiere dell’orgoglio LGBT+, trans, bisessuale e pansessuale sventolavano fra la folla. A Carlo sembrava che ovunque si voltasse ci fosse una coppia intenta a baciarsi.
    «Sei contento?» Gli disse Alex, che lo aveva accompagnato.
    «Certo, è bellissimo.»
    Nonostante le discussioni e le liti occasionali, Carlo ed Alex erano rimasti insieme per quattro anni. Nell’estate del 2015 avevano sfidato i loro coetanei baciandosi in mezzo alla folla, e da allora non si erano mai lasciati. Era a quella sera che Carlo stava pensando in quel momento, e alla dura scelta che aveva dovuto fare. All’ora si era sentito in colpa per aver lasciato Stefano su due piedi, e per aver subito voltato pagina con Alex, ma con gli anni era diventato chiaro che aveva fatto la scelta giusta.
    Fu proprio in quell’istante che lo vide. Per un attimo pensò che si trattasse di un miraggio, un trucco dell’alcol e dei colori che impregnavano l’aria, ma capì ben presto che non era così. Stefano era di fronte a lui, a qualche metro di distanza, e ora gli stava sorridendo e salutando con la mano. Il cuore gli salì in gola e lì si fermò. Dopo che si erano lasciati Stefano lo aveva evitato per i corridoi per mesi. Seppe che si era fidanzato e che dopo il diploma si era trasferito a Milano. Milano, ecco. Avrebbe dovuto pensare che anche lui sarebbe stato al Milano Pride. Eppure, chi avrebbe pensato che tra tante persone lo avrebbe potuto incontrare? Come già era stato molte volte nella loro storia, il destino aveva in serbo per loro una sorpresa.
    «Ciao,» Gli disse Stefano con una ritrovata confidenza. «Come stai?»
    «Ciao, bene grazie. Tu? Ti trovo bene.»
    «Sì sì, tutto a posto, grazie.»
    Valerio gli si avvicinò e lo salutò. Si scambiarono qualche convenevole e poco dopo lui e Stefano furono raggiunti dai loro amici.
    «Ci becchiamo dopo magari.» Lo salutò Stefano.
    «Ste-». Si lasciò sfuggire Carlo.
    Lui si girò, lo vide, e capì. «Ti raggiungo fra un attimo.» Disse riferendosi a Valerio.
    «Sei sicuro?»
    «Sì, tranquillo, arrivo.»
    «Ok…» Si scambiarono un baciò, Valerio lanciò uno sguardo difensivo verso Carlo e poi si allontanò con gli altri.
    «Dimmi.» Lo incitò Stefano.
    Rifletté un attimo. «Mi dispiace.» Disse poi semplicemente. «Mi dispiace per come è finita. Sono stato uno stronzo. E mi dispiace per non avertelo detto prima.»
    Stefano rimase in silenzio per un po’. «Lo so.» Disse in mezzo ad un sospiro. «Ti ho perdonato. Non subito, affatto. Ti ho odiato per molto tempo. Non mi sono mai sentito così una merda.»
    «Mi dispiace.»
    «Fammi finire. Ho rinunciato a tutto per te. Ho rinunciato alla mia sicurezza. Mi hai fatto fare coming out e dopo tre mesi mi hai abbandonato come un cane per tornare con il tuo ex. E ti ho odiato. Ed ho odiato me stesso, perché la cosa più divertente è che è colpa mia.»
    Carlo lo guardò confuso.
    «Non lo sai?» Gli domandò. «Non lo sa?» Disse poi rivolgendosi a Stefano, che se ne stava in silenzio là accanto.
    «Non gliel’ho mai detto.» Intervenne allora lui.
    «Sapere cosa? Di cosa state parlando.»
    «Ho convinto io Alex a riprovarci con te. Gli ho detto io che se ti amava doveva correre il rischio.»
    «Ma quando?»
    «Il giorno che tuo padre è stato male. La sera tu non sei uscito e io ho trovato lui che piangeva come un disperato per causa tua. È abbastanza ironico che le posizioni si siano invertite qualche settimana dopo.»
    «Perché non me lo hai mai detto?» Domandò Carlo ad Alex.
    «Non volevo che ti sentissi in colpa, ho scoperto che era il tuo ex solo dopo che siamo tornati insieme perché ti avevo bloccato ovunque.»
    «Già, e io non avevo mai visto una sua foto anche se mi avevi parlato fino alla nausea di questo Alex. Avrei dovuto fare due più due… Ad ogni modo. È andata com’è andata. Sono davvero contento per voi. Lo dico sinceramente.»
    «Grazie…» Rispose Carlo. «C’è qualcosa che posso fare per farmi perdonare?»
    «Non serve. Ho già tutto quello di cui ho bisogno.» Si voltò e vide Valerio fra la folla. «Ora dovrei andare da lui.»
    «Certo… Mi ha fatto piacere vederti.»
    «Anche a me. Buon divertimento.» E così dicendo si allontanò.
    Alex abbracciò Carlo.
    «Mi sento più leggero ora, lo sai? E ripensandoci, è andato tutto come doveva andare.»
    Ed aveva ragione. Tutto era andato esattamente come doveva andare…

    Fine

     
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    Grazie a tutti per aver letto questo racconto, soprattutto a chi per anni ha atteso questi ultimi capitoli, spero possiate apprezzarli. Vi prego di farmi sapere, anche tramite messaggio privato, cosa ne pensate. Come sempre ho procrastinato fino all'ultimo ma sono soddisfatto del risultato. Grazie ancora a tutti e a presto ;)

    PS: per ulteriori informazioni vi rimando a questo messaggio :)
     
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    Wow.. un lieto fine anche per Stefano.. la ciliegina sulla torta!!
     
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    Stupendo tutto il racconto
     
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