Fratelli di sperma[Young][Scolastico]

Storia vera leggermente stereotipata .. Mio primo racconto.. IN CONTINUO AGGIORNAMENTO

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    ATTENZIONE: Ad ottobre 2016 il racconto è stato revisionato al fine di essere reso più scorrevole, ma senza modificarne la trama e mantenendo uno stile semplice per non togliere l'impressione che sia stato scritto da un quattordicenne.

    CATEGORIE: Young, Scolastico



    INDICE:
    Prima Parte: Un'Avventura Inaspettata
    • Capitolo 1 - La nuova sede
    • Capitolo 2 - La classifica
    • Capitolo 3 - Il primo assaggio
    • Capitolo 4 - La bottiglia
    • Capitolo 5 - Il volo
    • Capitolo 6 - L’arrivo in albergo
    • Capitolo 7 - Il rituale

    Seconda Parte: Fine di un'Orgita
    • Capitolo 1 - L'altra sponda
    • Capitolo 2 - In ritardo
    • Capitolo 3 - In trasferta
    • Capitolo 4 - Una sorpresa inaspettata
    • Capitolo 5 - Il gioco delle bottiglie
    • Capitolo 6 - Punti di vista (Parte 1)
    • Capitolo 7 - Punti di vista (Parte 2)

    Terza Parte: Tra Amicizie e Scopate
    • Capitolo 1 - Sette
    • Capitolo 2 - Dubbi
    • Capitolo 3 - Caos
    • Capitolo 4 - Andare oltre
    • Capitolo 5 - Serenità
    • Capitolo 6 - Cos’è successo fra voi?
    • Capitolo 7 - Scop-olimpiadi (Parte 1)
    • Capitolo 8 - Scop-olimpiadi (Parte 2)
    • Capitolo 9: Corsi di recupero
    • Capitolo 10: L'esame

    Fratelli di Sperma: Il Matrimonio [NUOVO!]
    • Capitolo 1 - Una cosa vecchia
    • Capitolo 2 - Una cosa blu
    • Capitolo 3 - Una cosa prestata
    • Capitolo 4 - Una cosa nuova

    Nota: Avrei voluto articolare il racconto in cinque parti, ma per diversi problemi mi sono dovuto fermare al terzo. Sono tuttavia stati pubblicati tre capitoli di una quarta parte lasciata incompleta, che raccontano alcune vicende dopo la fine della scuola.

    Fratelli di Sperma: Un Mare di Sperma
    Capitolo 1: Dove eravamo?
    Capitolo 2: Un nuovo inizio
    Capitolo 3: Il nuotatore

    Nota: In molti commenti faccio riferimento a un secondo o terzo "racconto". Questi sono in seguito stati rinominati "parti" come visibile dall'indice sovrastante.


    Ciao , sono Astro e questo è il mio primo racconto ..

    Prima Parte: Un'Avventura Inaspettata

    Capitolo 1 - La nuova sede


    Era un lunedì di metà febbraio quando, all’inizio del secondo semestre, la nostra classe dovette trasferirsi dalla sede centrale alla succursale. Ero ancora al primo anno, e ben presto avrei scoperto che quello sarebbe stato un giorno fantastico per me.
    Dopo due ore passate in balia della terribile professoressa di latino, potemmo finalmente tirare un sospiro di sollievo quando suonò la campanella che ci indicava di recarci in palestra per l’ora di educazione fisica.
    Rimanemmo sbalorditi. La palestra a cui eravamo abituati era piccola, poco più grande di un campo da pallavolo, ed era connessa a due piccole stanzette in cui maschi e femmine potevano cambiarsi all’inizio dell’ora. Quella che avevamo davanti invece era ben diversa: un campo da pallacanestro agonistica, con tanto di tribuna e spogliatoi per le squadre. Così, anche se ero andato a scuola indossando già la tuta e le scarpe da ginnastica come era mia abitudine, spinto dalla curiosità decisi di entrare negli spogliatoi insieme ai miei compagni.
    Rimasi piacevolmente stupito da quello che riuscivo a intravedere tra i loro slip, e per un attimo mi pentii di aver perso così tante occasioni durante il primo semestre, quando rimanevo fuori per evitare il sovraffollamento negli spogliatoi. Nella sede centrale infatti, non solo questi erano più piccoli e scomodi da utilizzare, ma anche popolati dagli alunni di altre classi con cui dovevamo condividere la palestra. Ora ci trovavamo in uno spazio grande oltre il dubbio, coi bagni annessi, ed era tutto per noi sei.
    Quando gli altri si furono cambiati ci recammo in palestra e l’ora passò piuttosto in fretta. Il professore, per una volta, decise di farci sfruttare il campo più grande, concedendoci di giocare per tutta l’ora a basket e calcio.
    Tornati negli spogliatoi, i miei compagni si denudarono, rimanendo in slip. Due di loro, Simone e Mauro, avevano un fisico pazzesco, scolpito come marmo, e messo in evidenza dal sudore, che arrivava a circondargli il pene nelle mutande, rendendolo ben visibile.
    Scambiammo alcune battutine fra di noi, che mi aiutò a rompere il ghiaccio per quanto riguarda il mio fisico. L’unico a rimanere in disparte fu Federico, il quale era sempre stato un po’ timido e nello scorso semestre mi faceva compagni fuori dallo spogliatoio all’inizio dell’ora.

    Tornato a casa ripensai a quei momenti, e iniziai a pensare a cosa sarebbe potuto succedere durante la gita che avremmo intrapreso il venerdì della settimana successiva, e nel quale noi sei avremmo dovuto condividere una camera.

    Continua…


    Spero vi piaccia metterò presto una continuazione più lunga e coinvolgente , questo era solo per scaldarci.. Intanto ditemi cosa ne pensate..

    Edited by @stro"_" - 14/8/2017, 00:26
     
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  2. -Domino-
     
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    Prima di tutto sarebbe opportuno che ti presentassi in sezione presentazioni.
     
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    Fatto me ne ero dimenticato.. =)
     
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  4. Ivi-chan
     
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    bhe, sembra un inizio promettente xD
     
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    Capitolo 2 - La classifica


    Era già mercoledì, e sembrava che la giornata stesse procedendo normalmente. Il professore di scienze stava introducendo il nuovo capitolo d biologia, ma io non avevo la minima voglia di ascoltare e chiedi di andare in bagno per distrarmi un attimo. Magari una passeggiata nel corridoio mi avrebbe aiutato a sgranchirmi le gambe e stare più attento una volta rientrato.
    Quando arrivai alla mia destinazione, entrai in una cabina e mi appoggiai al muro per rilassarmi, emanando un sospiro di sollievo ma fui subito interrotto dalla voce di Paolo, il mio compagno di banco, nonché mio miglior amico. «Ste..? Sei tu?».
    «Sì.» Risposi con un po’ di esitazione.
    «Bene, passami un fazzoletto.» Sapeva che ero raffreddato e ne portavo un pacchetto sempre con me. Aprii la porta e glieli passai, senza neanche chiedermi a cosa gli potessero servire
    «Grazie.» Mi superò ed entrò nella mia cabina, e lasciando aperta la porta si abbassò i pantaloni prima di sedersi sulla tazza.
    Rimasi a guardarlo pietrificato quando capii a cosa gli sarebbero serviti i fazzoletti. Non avrei mai immaginato che si sarebbe messo a cagare di fronte a me. Cercai di distogliere lo sguardo, ma senza volerlo finii per rimanere incantano sul suo cazzo. Era in semi erezione, ma superava comunque il mio in lunghezza.
    «Ste?»
    Svegliato dalla voce di Paolo rivolsi lo sguardo verso il suo viso e, chiudendo immediatamente la porta della cabina, tornai in classe.
    Rimasi a ripensare alla scena per una decina di minuti, poi anche Paolo rientrò in aula e dopo qualche secondo di silenzio mi si avvicinò all’orecchio «Beh!? Che era quella faccia in bagno?»
    «Niente…» Risposi imbarazzato. «Comunque complimenti!» Dissi per cercare di sdrammatizzare, ed entrambi ci mettemmo a ridere.

    Il giorno dopo era - per la mia gioia - nuovamente giornata di educazione fisica, anche se purtroppo avrei dovuto aspettare l’ultima ora.
    Come la volta prima scendemmo negli spogliatoi. Questa volta non pensai neanche per un attimo di aspettare gli altri in palestra, e per la prima volta portai anche io il cambio da parte. Il prof iniziò a chiamarci con insistenza, così dovemmo cambiarci di corsa e correre a fare l’appello. Questa volta ci fece fare alcuni esercizi, e solo alla fine dell’ora ci lasciò liberi di poter fare qualche tiro a canestro.
    Tornati negli spogliatoi ci cambiammo (con l’eccezione di Federico che come al solito era in imbarazzo, e Andrea che era rimasto in palestra a riordinare l’attrezzatura) e come la volta prima Mauro e Simone avevano il sudore che gli arrivava fino alle mutande. Quest’ultimo, cogliendo tutti di sorpresa si levò anche quelle, rimanendo completamente nudo. Tutti iniziammo a ridere e alcuni fecero anche dei commenti, ai quali Simone rispose afferrandosi il cazzo alla base e agitandolo, facendolo irrigidire.
    Si avvicino al suo zaino, che aveva lasciato poco lontano da me, e ne tirò fuori un paio di slip puliti.
    In quel momento Andrea entrò nello spogliatoio e lo vide. «Però, siamo ben attrezzati!» tutti iniziarono a ridere ancora una volta e Andrea tirò fuori il suo cazzo già in erezione, dando il via ad una vera e propria reazione a catena. Dopo di lui Mauro, Paolo e infine io ci abbassammo i pantaloni, e dopo esserci confrontati con un paio di sguardi, decidemmo di misurarci il cazzo per stabilire una classifica. Federico ci aiutò tirando fuori dal suo zaino un righello, ma non volle partecipare. Come avevo intuito da quanto avevo visto in bagno, Paolo arrivò primo, superando di poco i 21cm. Simone si classificò secondo, con 19cm, seguito poco dopo da me, che arrivavo quasi a 18.5cm. A chiudere la classifica c’erano Mauro, che poteva vantare più di 17.5cm, e Andrea, che invece si fermava a 16cm.

    Essendo l'ultima ora potemmo trattenerci un po’ di più, così piazzammo un video porno nel telefono e ci segammo ancora inconsapevoli della nostra sessualità. Cercai anche di scattai qualche foto ai miei compagni che si segavano e ai loro cazzi, poi tornammo a casa.
    Quel pomeriggio potei solo segarmi con quelle foto e ripensando agli spogliatoi. Ora potevo solo aspettare sabato.

    Continua…


    Le cose si stanno pian piano intrigando ma non sono ancora al culmine ..
    Ora potete esprimere opinioni più concrete..

    Edited by @stro"_" - 9/10/2016, 16:09
     
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  6. ShReK93
     
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    wow mica male come storia... aspetto il continuo!
     
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    Ero Assente scusate presto metto il continuo..
     
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  8. himari
     
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    ci conto :) bellissima xD :lol:
     
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    Ecco finalmente il terzo capitolo.. Mi scuso perche ho avuto problemi e non ho potuto pubblicare il racconto per un po' di tempo..

    Capitolo 3 - Il primo assaggio


    Sembrava essere un sabato pomeriggio come tanti. Solitamente il nostro gruppo era formato da Paolo, Simone, Mauro e Andre, più alcune altre compagne e qualche conoscente al di fuori della classe, ma spesso ci si divideva e rimanevamo solo noi ragazzi. Quel pomeriggio tuttavia, Andrea, Mauro e Simone ci avevano dato buca, e piuttosto che uscire col resto del gruppo, io e Paolo decidemmo di uscire da soli, con la consapevolezza che eventualmente li avremmo potuti raggiungere.
    Come era già successo un paio di volte, Paolo volle andare in un nascondiglio in un vicolo del centro, posto sotto le classe di una casetta disabitata. Un posto tranquillo e nascosto, dove ci saremmo potuti sedere a fumare una sigaretta e fare qualche chiacchiera.
    Mi accesi la sigaretta e passai l’accendino a Paolo, che fece lo stesso. Dopo un paio di tiri passati in silenzio, fu lui a iniziare un discorso un po’ particolare. «Hai mai assaggiato il tuo sperma? Che sapore ha?»
    «Certo che no!» Risposi colto di sorpresa. «Perché… tu lo hai assaggiato?»
    «Io sì! Il mio è dolce, ma dicono che ognuno abbia un sapore leggermente diverso. C’è chi lo ha più dolce e chi lo ha salato o amaro.» Mi spiegò. «Non sei curioso di sapere che sapore ha?»
    «Sì, credo… ma mi fa schifo solo pensare di dover assaggiare la mia sborra.»
    «Posso assaggiarla io se vuoi…» Mi propose.
    «Come?» Arrossii in viso. «Vuoi succh-»
    «No! No, no, no!» Mi interruppe lui. «Pensavo che potessi segarti e poi io potrei assaggiarlo, se ti va… Così non sarà una sorpresa quando avrai la ragazza.»
    «Va bene,» Concordai «ma prima devo finire di fumare.»
    «Non c’è problema, intanto posso iniziare io.» Paolo prese l’iniziativa e mi abbasso la lampo. Iniziò a segarlo e in un attimo divenne duro. Il mio cazzo non era mai stato tenuto da nessun altro se non me, per cui la cosa mi eccitava molto. Quando finii di fumare Paolo mi chiese se volessi continuare io, ma a me stava piacendo moltissimo il fatto che fosse lui a segarmi, così lo feci continuare.
    Dopo solo pochi secondi capii che non sarei riuscito a trattenermi ancora per molto. «Sto per venire!»
    «Presto, tira fuori un fazzoletto.» Mi disse Paolo, continuando a menare il mio cazzo.
    Frugai nelle tasche ma non li trovai. «Devo averli dimenticati a casa!» dissi.
    «E non hai altro che possiamo usare?»
    Continuano a frugare senza trovare nulla, quando fui interrotto da un orgasmo. «Ah!» Gridai, cercando di mantenere un tono di voce pacato.
    In un attimo Paolo si spostò davanti a me e, posizionando la faccia davanti alla mia cappella, ricevette un paio di schizzi sul viso. «Scusami!» Gli dissi. «Non sono riuscito a trattenerla.»
    «Tranquillo» Rispose Paolo mentre si puliva il viso.
    «Almeno sei riuscito a sentire che sapore ha?»
    «No.» Rispose con tristezza, dopo essersi reso conto che si era liberato di tutta la sborra che gli si era riversata sul viso. Dopo qualche secondo di esitazione in cui nessuno dei due seppe cosa dire, Paolo si avvicinò di nuovo alla mia cappella, che ormai si stava ammollendo, e diede una leccata sulla punta. «Sì, è dolce.»
    Paolo mi pareva parecchio soddisfatto, e dopo quello che aveva fatto non avevo motivo per esitare. «Posso assaggiare la tua?» Gli chiesi.
    Lui non se lo fece ripetere due volte, e mi guidò fra le sue gambe. Dopo aver tirato fuori il cazzo mi ci avvicinai e lo presi in bocca, muovendomi fino a farmi venire direttamente in bocca. Aveva ragione, era davvero dolce. Lo ripulii completamente succhiando per bene la cappella e ce ne andammo. Quello che era successo per noi era ancora un gioco.
    La domenica passò velocemente, e il lunedì successivo a scuola, dopo la palestra volemmo fare la stessa domanda agli altri compagni. «Avete mai assaggiato il vostro sperma?» Chiese Paolo.
    Tutti risposero di no, ma anche loro vollero provare. Io volli iniziare per dare l’esempio, così mi inginocchiai di fronte a Simone, che come le volte prima era completamente nudo e sudato, e dopo aver appoggiato le mani sul suo culo solo, gli accarezza le gambe di roccia ricoperte da una leggera peluria e lo presi in bocca. Dopo volle provare anche lui, che prese in bocca quello di Mauro, il quale prima avevo assaggiato lo sperma di Andrea. Infine Andrea si inginocchio di fronte a Paolo e fu l’ultimo ad assaggiare la sborra per la prima volta. Alla fine della giornata, tutti avevamo assaggiato la sborra degli altri. Avevano tutte un sapore dolce molto simile, ad eccezione di quella di Mauro, che invece aveva un retrogusto amaro.

    Continua…


    la storia si va sempre più ad intricare .. Presto il 4 capitolo

    Edited by @stro"_" - 9/10/2016, 17:13
     
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  10. ShReK93
     
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    wow ancora più bella... continua
     
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  11. Shira94
     
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    che bel raccontooo! cioè, ora sono tantissimo curiosa! ** non vedo l'ora di leggere la continuazionee!
     
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    Capitolo 4 - La bottiglia


    Negli ultimi giorni solo sguardi imbarazzanti e risate ci avevano separato tra i banchi durante le ore di scuola. Ormai mancavano 2 giorni alla partenza per la gita, e tutti in classe eravamo emozionati.
    L'orario era diverso da quello della settimana precedente, e l’ora di educazione fisica era stata spostata alla terza ora, quella prima della ricreazione.
    Quando l’ora finì potemmo trattenerci più del solito, saltando una parte dell’intervallo. Andrea tirò fuori dallo zaino una bottiglietta d’acqua, e a qualcuno venne in mente di improvvisare una versione particolare del gioco della bottiglia, che prevedeva accarezzare il pacco di un altro, fargli una sega, e fargli un pompino.
    Per me fu parecchio eccitante sia ricevere che essere usati come delle vere e proprie bambole dagli altri: quando la bottiglia finì ad indicarmi dovetti fare un pompino a Andrea, e la regola prevedeva che avrei potuto smettere solo nel momento in cui fosse venuto. Così lui cercava di trattenersi pensando ad altro, in modo che dovessi continuare.
    Quando alla fine venne io mi sentii soffocare. La sborra mi aveva completamente invaso la bocca, e Andrea stava trattenendo la mia testa china su di lui. Dopo essermi dimenato, finalmente riuscii a liberarmi, e due grosse gocce del suo sperma caddero dalle mia labbra sul pavimento.
    Quando suonò la campana ci ripulimmo velocemente nel bagno degli spogliatoi, appoggiando i cazzi ai lavandini e sciacquandoli con le mani.
    Nel momento in cui ci saremmo dovuti mettere il cambio Simone si accorse di non avere le mutande pulite. Cercammo tutti di trovare una soluzione, ma niente sembrò funzionare, così fu costretto ad andare in giro senza mutande, con il pene che si intravvedeva tra i pantaloni.
    Alla quinta ora la professoressa di latino chiamò me e lui all’interrogazione alla cattedra, e anche in quella circostanza ebbe un erezione. Mentre la professoressa parlava mi toccò la gamba per richiamare la mia attenzione, e io notai l’impronta del suo pene che sembrava quasi sul putto odi strappare i pantaloni. Senza pensarci troppo gli appoggiai la mano sul pacco e sentii il suo cazzo pulsare.

    Continua…


    Vi avviso in anticipo che venerdì alle 23.00 metterò il quinto capitolo !

    Edited by @stro"_" - 9/10/2016, 18:05
     
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  13. Shira94
     
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    ahah! pure l'ora! x°
    mmmh! ... allora toccherà aspettare! *O*
    (meno male che è già mercoledì!!)
     
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  14. Xedek
     
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    wow un bellissimo racconto...molto eccitante devo dire non vedo l'ora che arrivi venerdì ;)
     
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    Chiedo scusa ma oggi sono stato troppo occupato, domani sera quindi metterò il quinto capitolo e non oggi..
    Mi scuso ancora ma vi lascio degli indizzi per farci sbizzarrire la fantasia in queste 24h..

    -saranno presenti ragazzi di altre classi
    -durante il viaggio verso Firenze succederanno cose incredibili, da tutti i punti di vista
    - capirete il significato del titolo

    Pensate a cosa potrebbe succedere e aspettate domani ;)

    Edited by Koh - 27/9/2017, 19:58
     
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195 replies since 13/10/2011, 22:14   134197 views
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