Il Nuovo Me[Young][Romantico][Scolastico]

~ il mio secondo racconto :)

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    Ciao a tutti ragazzi, sono tornato dopo 10 mesi di assenza dal forum e non mi sembra vero.
    Non voglio perdermi in chiacchiere, vi lascio qua sotto il primo capitolo del nuovo racconto che sto scrivendo, se vi piace fatemelo sapere nei commenti e vedrò di continuarlo. Vorrei soprattutto sapere se vi piace il nuovo stile di scrittura che sto utilizzando, e che personalmente trovo più maturo di quello usato nel mio precedente racconto.





    PRIMA PARTE: Un Nuovo Inizio

    Capitolo 1 - Ritorno a casa


    7 Settembre 2014

    - Carloooo, la colazione! -
    - Arrivo, mamma. -
    Così iniziavano, solitamente, le giornate a casa di Carlo, un ragazzo sedicenne di una famiglia ordinaria.
    - Dove sono i tuoi fratelli? - Chiese la madre.
    - Melissa come al solito sta monopolizzando il bagno, e penso che Simone stia ancora dormendo. -
    - Devo pensare a tutto io..” e uscì dalla cucina.
    Melissa è la sorella maggiore di Carlo, ha 18 anni, ed è la tipica ragazza popolare del liceo, giunta ormai all’ultimo anno. Simone è il fratello più piccolo, di 14 anni, una piccola peste che sta per iniziare il primo anno del liceo. Carlo è il figlio di mezzo, e in quanto tale riceve meno attenzioni degli altri, anche a causa del suo carattere tranquillo.
    Melissa scese dalle scale pestando i piedi furiosamente - Questa casa è tutto uno scatolone, non riesco a trovare i miei trucchi. -
    - Siamo in città solo da ieri, e non ho nessuno che mi aiuti a sistemare le cose.. prova a vedere in uno degli scatoloni in bagno, altrimenti guarda all'ingresso. - rispose Marina, la madre.
    - Oggi rivedo le mie vecchie amiche! Non le vedo dal primo anno di liceo, non posso fare una brutta impressione. La loro vita è andata avanti qui senza di me. - Melissa aveva ragione: nel 2011 il padre, Silvio, aveva ricevuto un’importante offerta di lavoro da una grande azienda a Milano, e si era dovuto trasferire con tutta la famiglia. A distanza di tre anni, con i tagli al personale, aveva perso il lavoro, così la famiglia è dovuta tornare ad abitare nella sua città natale, dove aveva tenuta una casa, continuando ad affittarla.
    Carlo, essendo una persona tranquilla, amava il silenzio, e non poteva sopportare le grida della sorella. - Io sto uscendo, voglio fare un giro del quartiere e vedere se incontro qualcuno che conosco. - E uscì di casa, senza neanche aspettare la reazione della madre. Certo, Marina non avrebbe mai impedito a Carlo di uscire al contrario, essendo un ragazzo solitario, era felice di vederlo uscire per i fatti suoi.
    Passeggiò per un po’ ed ebbe modo, dopo solo un paio di isolati, di rincontrare Francesco, un suo vecchio migliore amico e compagno di banco fino alla seconda media. Non si erano né visti né sentiti per moltissimo tempo, fatta eccezione per gli auguri su Facebook al compleanno, ma nel momento in cui si erano ritrovati era come se fosse scattata una scintilla, e avessero ripreso la loro amicizia da dove l’avevano interrotta, tre anni prima.
    Parlarono per quasi un’ora, raccontandosi a vicenda gli ultimi anni delle loro vite, seduti sul muretto della piazza dove da bambini erano soliti giocare a palla e scambiarsi figurine. Essendo ormai tardi, ripresero a camminare per tornare a casa, e sulla strada incontrarono un ragazzo molto affascinante.
    Carlo non era ben consapevole della sua sessualità: credeva di essere bisessuale, aveva avuto piccole relazioni con delle ragazze e provava attrazione per i ragazzi, ma non ne aveva mai frequentato uno, né aveva mai parlato a qualcuno di questo lato di sé.
    In quel momento nella sua mente girava un solo pensiero: Quanto cazzo è figo questo tipo, quantooo?
    Francesco interruppe i suoi sogni salutando il ragazzo - Ciao! .. Lui è il mio amico Carlo, è arrivato in città da poco. -
    - Piacere, io sono Alex. - rispose il ragazzo, sorridendo a Carlo, che imbarazzatissimo lo osservava minuziosamente dalla testa ai piedi: era alto circa 1,80 metri, con un fisico abbastanza robusto, di carnagione chiara ma non troppo, con capelli castani, occhi verdi e qualche neo sul viso.
    Dopo qualche secondo di imbarazzante silenzio, Carlo rispose al saluto: “Piacere, Carlo” e sorrise a sua volta.
    Scambiati i convenevoli con Alex i due amici ripresero a camminare verso casa (infatti abitavano in 2 palazzi poco distanti l’uno dall’altro) lasciandosi alla spalle quel ragazzo bellissimo che li osservava mentre si allontanavano.
    Rientrato a casa, Carlo non riusciva a smettere di pensare ad Alex. Restò nella sua mente per tutto il giorno, dalla cena con la famiglia fino ai pochi secondi prima di dormire.

    Fine



    Spero vi piaccia come introduzione, fatemi sapere cosa ne pensate :)

    Edited by @astro - 20/6/2019, 23:23
     
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  2. Paolo198
     
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    Continuaaaa sono curioso del continuo :hah:
     
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    CITAZIONE (Paolo198 @ 5/1/2015, 19:26) 
    Continuaaaa sono curioso del continuo :hah:

    Sto finendo di revisionare il secondo capitolo, lo pubblicherò in serata :)
     
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  4. oldmanny
     
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    Forza @stro, non farci aspettare troppo, ormai hai suscitato la nostra curiosità
     
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    Eccolo qui!

    Capitolo 2 - Ricomincia la scuola


    15 Settembre 2014

    Era passata una settimana da quando Carlo era tornato in città. Non aveva avuto molto tempo per uscire, ma continuava a sentirsi con Francesco e a pensare ad Alex. Si era dovuto occupare di sistemare le ultime cose, riuscendo, tra le altre cose, a farsi inserire nella classe di Francesco.
    Era finalmente lunedì, il primo giorno di scuola, e Carlo camminava verso l’ingresso dell’istituto, in cerca di Fra, senza sapere bene dove andare. L’ingresso era circondato da molti studenti che miravano ad appropriarsi di un banco nella fila in fondo.
    - Ehi, eccoti finalmente. - Francesco gli sbucò alle spalle. - Ti stavo cercando, credevo dovessimo incontrarci al cancello. -
    - Ciao! Scusa devo essermi perso nei miei pensieri e stavo cercando di farmi strada tra la gente.. Dove dobbiamo andare? -
    - Aspettiamo qui che suoni la campanella e poi cercheremo la classe. -
    Così fecero. Quando la campanella suonò la moltitudine di studenti partì di corsa alla ricerca della propria aula. Carlo e Francesco cercarono di fare lo stesso ed ebbero un discreto successo.
    Arrivati in aula presero posto. Carlo si sedette vicino a Francesco. - Scusa, non te l’ho detto prima, ma ho già un compagno di banco.. -
    Carlo lo guardò perplesso e imbarazzato - Scusa, non pensavo.. - e si sedette nel banco adiacente.
    Poco dopo accanto a lui si sedette una ragazza. - Ciao.. - disse a Carlo con voce gentile - Io sono Arianna. Sei nuovo di qui? -
    - Ciao! Io sono Carlo. - Dopo qualche minuto imbarazzante i due legarono subito. Carlo le racconto di come si era recentemente trasferito, mentre Arianna gli parlò della scuola, dei professori e dei compagni, che indicò uno ad uno. - Per fortuna quest’anno ci sei tu. L’anno scorso mi toccava sedermi vicino a Giulia - la indicò - Non è famosa per essere la persona più pulita e profumata del mondo, ma sa essere simpatica.. - Arianna, proprio come Carlo, era piuttosto introversa. In classe andava d’accordo con tutti, ma non aveva grandi amicizie, pur essendo molto carina. I due continuarono a parlare finché il professori non interruppe tutti per iniziare la lezione, che sarebbe stata poi una semplice chiacchierata.
    Dopo una decina di minuti si sentì bussare alla porta. - Ah, eccoti finalmente. - Esclamò il professore.
    - Scusi il ritardo.. - Entrò in classe un ragazzo molto carino. Alto circa 1,75 m, con i capelli scuri, un fisico normale, non troppo muscoloso, leggermente abbronzato, con due grandi occhi castani circondati da un paio di occhiali neri.
    - Lui è Michele. - Suggerì Arianna.
    Carlo lo fissò con attenzione mentre camminava tra i banchi, finché non arrivo accanto a lui. Gli diede le spalle e passò dietro Francesco, per andarsi a sedere accanto a lui. È lui il suo compagno di banco! pensò.

    La campana suonò la fine della terza ora. Essendo la prima settimana a tutti era concesso di uscire a quell’ora, così Carlo, Arianna, Francesco e Michele decisero di andare al bar insieme ad altri compagni, e Carlo ebbe l’opportunità di conoscere tutti.
    Ad un tratto entrò nel locale un gruppo di ragazzi. Tra questi c’era anche Alex. Non appena lo vide i suoi occhi si illuminarono. Oddio non posso credere che sia lui, finalmente lo rivedo dopo una settimana.. Dio, è più bello di quanto mi ricordassi.. pensò Carlo.
    - Ci sei? Che stai fissando? - chiese tutto d’un tratto Francesco.
    - Ah? Niente.. Quello non è.. coso? - Rispose Carlo, cercando di mascherare i suoi pensieri
    - Alex! - Disse Francesco, credendo che davvero Carlo non ricordasse il nome di quel ragazzo a cui non aveva smesso di pensare neanche un attimo in tutta la settimana. - Vieni qui! - Disse rivolgendosi ad Alex e facendogli gesto con la mano affinché si sedesse vicino a lui.
    - Ciao - Salutò imbarazzato Carlo.
    - Ehi, come va? - Rispose Alex, porgendogli la mano e facendogli l’occhiolino.
    Carlo non poteva smettere di pensare a quel suo sorriso. Cavolo è troppo bello, e ha quel fantastico sorriso circondato da quelle labbra.. Oddio.. Cosa sto pensando..
    I ragazzi parlarono per un po’ tra di loro.
    - Sai, noi 3 giochiamo a calcetto insieme ogni tanto, potresti venire anche tu. - Disse Michele rivolgendosi a Carlo.
    - Grazie, ma non sono molto bravo.. A Milano non avevo quasi mai tempo di fare sport. - Ed era vero. Quando era a Milano era difficile per lui fare sport, e non aveva degli amici che lo potessero convincere ad iniziare. Ma ora le cose potevano essere diverse, si era circondato di nuove amicizie e iniziò a nascere in lui l’idea di poter effettivamente fare uno sport. - Ma sì, potrei provarci qualche volta. Spero solo che non siate troppo bravi per me. -
    - Non preoccuparti noi facciamo schifo, - Disse Francesco riferendosi a sé e Michele. - ma Alex è bravo. -
    - Sì, ma è ovvio, ci gioca praticamente tutti i giorni da quando aveva 2 anni. - Ribatté Michele.
    Alex guardò Carlo con uno sguardo malizioso, sollevando le sopracciglia e mettendosi una mano davanti alla bocca, come se volete coprire quel sorriso a lui tanto caro.
    - Vorrà dire che ci dovrai insegnare. - Disse Carlo.
    - Volentieri. - Rispose Alex.

    Fine



    Spero vi piaccia:) Come al solito fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti. So che per il momento la storia e un po' lenta, ma prometto un po' di azione già dal prossimo capitolo ;)

    Edited by @stro"_" - 16/7/2015, 23:41
     
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    Nocte

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    Vai Tranquillo. Stai cercando di dare complessità alla storia introducendo i personaggi. Prenditi il tempo che devi per fare iniziare a pieno la storia.
    Per il resto mi piace.
     
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    CITAZIONE (dacres_87 @ 6/1/2015, 23:41) 
    Vai Tranquillo. Stai cercando di dare complessità alla storia introducendo i personaggi. Prenditi il tempo che devi per fare iniziare a pieno la storia.
    Per il resto mi piace.

    Grazie Dacres :nyan:
    per il prossimo capitolo c'è da attendere un po', sono sommerso dagli impegni ma penso di poterlo pubblicare già domenica. :rock: :rock:
     
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    Bellissimo come sempre e questo tuo nuovo modo di scrivere mi affascina continua
     
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  9. ChAnTaL
     
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    è molto interessante e bello questo racconto continualo :)
     
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    Le storie su di me? Tutte vere, probabilmente.

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    Proprio carino ^^ continua presto...
     
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    CITAZIONE (Robyswich65 @ 7/1/2015, 19:46)
    Bellissimo come sempre e questo tuo nuovo modo di scrivere mi affascina continua

    CITAZIONE (ChAnTaL @ 9/1/2015, 17:07)
    è molto interessante e bello questo racconto continualo :)

    CITAZIONE (Death Breath @ 9/1/2015, 17:24)
    Proprio carino ^^ continua presto...

    Grazie a tutti :) vi informo che ho iniziato ha lavorare al capitolo successivo, che sarà quasi totalmente concentrato su Carlo ed Alex (o almeno così è nella mia mente per ora, non è impossibile che nello scrivere il capitolo possa avvenire qualche sviluppo inatteso ahah)
     
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    Scusate l'attesa eccessiva, ma avevo parecchi dubbi su come far continuare la storia e ho dovuto riscrivere il capitolo un paio di volte prima di arrivare ad un risultato soddisfacente.

    Capitolo 3 - L’allenamento


    18 Settembre 2014

    Erano passati pochi giorni dall’inizio della scuola. Dopo che erano stati al bar insieme Carlo ed Alex non si erano più rivisti. L’attesa si stava facendo estenuante per Carlo, che non riusciva a togliersi dalla testa quel fantastico ragazzo e le parole che si erano scambiati l’ultima volta. Stavano pensando di esercitarsi a giocare a calcetto, poiché Alex, essendo molto bravo, avrebbe potuto insegnare agli altri, e Carlo non poteva non averci fantasticato sopra. L’idea di avere un lungo contatto ravvicinato con la sua grande cotta lo stava facendo impazzire.
    - Ehi? mi stai ascoltando? - Disse Arianna con voce seccata.
    - Sì, scusa, mi ero distratto un secondo. - Rispose Carlo, che in effetti, come al solito, si era distratto pensando ad Alex.
    - Mi hai chiesto tu di uscire per accompagnarti a comprare il materiale per scuola, almeno potresti ascoltarmi quando ti parlo.. Dai, dimmi.. a cosa stai pensando? -
    - Niente di che.. stavo solo pensando alla scuola e alle cose che devo recuperare. -
    Passarono pochi minuti, nei quali Carlo riuscì effettivamente a godersi l’uscita con Arianna, poi ricevette un messaggio: Ehi, ti va di passare al campo da calcio? -Alex
    Dopo un attimo di esaltazione seguito alla lettura del messaggio, dovette rispondere, e non sapendo che tono utilizzare si limito ad un semplice “A che ora?”.
    Si scambiarono ancora qualche messaggio per mettersi d’accordo, e alle 20:00 Arianna accompagnò Carlo a vedere gli allenamenti di Alex.
    - Esattamente cosa siamo venuti a fare qui? vedere questi che giocano? - Chiese Arianna.
    - Eh.. Sì, esattamente. - Rispose Carlo ridendo.
    Stettero una decina di minuti a chiacchierare sugli spalti, poi Arianna ricevette un messaggio dalla madre, che le chiedeva di tornare a casa.
    - Vai, non ti preoccupare! Io resto ancora un po’. -
    E così Carlo rimase da solo a guardare Alex giocare con la sua squadra. È davvero bravo.. Credo che mi farò insegnare volentieri da lui pensò.
    Dopo circa venti minuti l’allenamento finì. Alex si avviano alla tribuna, dove sedeva Carlo, scavalcò la ringhiera che la separava dal campo e gli si sedette vicino. - Allora? cosa ne pensi? -
    - Sei davvero bravo, complimenti! -
    Parlarono per qualche minuto, poi Alex interruppe il discorso - Scusa, ora devo andare negli spogliatoi a cambiarmi. Aspettami qui, ci metto cinque minuti. Poi torniamo a casa insieme. - Scavalcò nuovamente la recensione e fece una leggera corsa, togliendosi la maglietta a metà campo, e mostrando così a Carlo la schiena dai muscoli scolpiti.
    Carlo aspettò il suo ritorno ripensando a quei fantastici muscoli. Come previsto Alex tornò dopo qualche minuto.
    Camminarono verso casa parlando delle partite di Alex, e di quando avrebbero potuto giocare insieme. Ad un certo punto Alex si fermò. - Io sono arrivato! - e indicò con la mano il suo palazzo.
    Carlo alzò il braccio per stringergli la mano. Alex fece lo stesso e gli si avvicinò come se volesse dargli una pacca sulla spalla. Ma lo baciò.
    Carlo spalancò gli occhi, e dopo un paio di secondi di incertezza respinse Alex.
    Era quello che aveva sempre voluto, con un ragazzo che stava sognando da settimane, eppure reagì nel modo sbagliato. - COSA CAZZO FAI? -
    - S-Scusa.. pensavo fosse quello che volevi. -
    - No. -
    - Scusa - E si incamminò versoi portone del palazzo.
    Passò qualche secondo e Carlo realizzo che si stava comportando esattamente come temeva si sarebbero comportati gli altri dopo un suo eventuale coming out.
    - Alex! - Gli corse incontro e lo fermò. - Scusa.. Io.. Non so cosa dire ma.. -
    Alex si bloccò per un momento. - Ehi, avevo capito male. Credevo di piacerti.. - E continuò a camminare.
    - No.. Io.. Mi piaci! -
    Alex si fermò e tornò indietro verso Carlo.
    - È solo che.. era la mia prima volta. Non avevo mai baciato un ragazzo prima d’ora. - Continuò Carlo.
    Alex gli si avvicinò e lo baciò di nuovo. - Adesso cosa mi dici? -
    - Penso che mi piaccia. - E si baciarono di nuovo.
    Squillò il telefono di Carlo, era sua madre. - Dove sei? Ti stiamo aspettando per la cena! -
    I due si dovettero separare. Alex aprì il portone e salì le scale, ma non prima di essersi scambiato un altro bacio con Carlo, che subito dopo si diresse verso casa sua.
    Rientrato, la prima cosa che fece fu mandare un messaggio ad Alex, per scusarsi ancora della stupida reazione che aveva avuto. Messaggiarono per tutta la sera, finché Alex, esausto per gli allenamenti, si addormentò col telefono in mano.

    Fine.



    Fatemi sapere cosa ne pensate :)

    Edited by @stro"_" - 16/7/2015, 23:42
     
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    Così, di botto *^* i baci a sorpresa sono i più emozionanti e odiati al tempo stesso. Continua.
     
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    Furry Furry Furry ** Jiman~

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    Che bellooooooo *_______* aspetto ansioso il continuo!!

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    Grazie mille ad entrambi :)
    Spero di riuscire a far uscire i prossimi capitoli il più presto possibile (questa settimana devo concentrarmi molto sulla scuola)
     
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