Colpa del destino

Storia di ragazzi adolescenti che scoprono se stessi durante un campo estivo parrocchiale. Vicende raccontate da diversi "punti di vista"

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    Grazie mille! È un racconto che ho in testa da molto tempo e solo ora sto riuscendo a scriverlo... i vostri commenti mi sono molto d'aiuto per capire se quello che scrivo è di buona qualità o meno. Grazie a tutti! A presto per il prossimo capitolo... vediamo un po se qualcuno prova a indovinare che cosa succederà (io lo so già perché l'ho gia scritto! Devo solo ultimarlorilo rileggendolo e correggerendo qualche dettaglio)😊💪
     
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    Ma che tutti e tre provino a disinibire Marco prendendolo in mezzo tra lo scherzo e il faceto boh sei tu lo scrittore coraggio aspettiamo il continuo
     
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  3. Piccola alce
     
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    Le premesse per una bel racconto ci sono tutte.
    Voglio leggere al più presto il seguito.
     
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    Capitolo 4

    Alessio


    《Lavala bene quella pentola!! Domani a pranzo la devono riusare e non voglio mangiare lo schifo per colpa tua!》lo riprese l'animatore.

    Ad Alessio il turno delle pulizie e faccende domestiche non piaceva. Soprattutto quando capitava nel gruppo che si sarebbe occupato di lavare i piatti e le stoviglie dopo cena. L'unica cosa positiva era che quella sera ci sarebbe stata la serata giocone fuori in notturna ed era la serata che lo divertiva di più.

    《Ale!》si sentì chiamare.

    Alessio alzò lo sguardo dalle stoviglie e si voltò verso la voce che l'aveva chiamato li affianco.

    《Ehi! Martina! Che ci fai qui?? Vuoi aiutarmi con i piatti??》

    Martina era una delle ragazze più belle e popolari del campo e tutti i ragazzi sognavano di farsela almeno una volta. Anche Alessio la trovava molto carina e simpatica.

    《No... veramente volevo chiederti una cosa...》

    《Dimmi pure!》 Rispose continuando a strofinare sulla pentola incrostata.

    《Tu sei molto amico di Michele, giusto??》

    《Si certo! Per me è come un fratello!》

    《...e quindi sai se c'è qualche ragazza che gli interessa?》

    Alessio fu molto stupito da quella domanda.

    《Bhe... a dire la verità una che gli interessa c'è, ma... nulla di che... anzi secondo me è un cesso... ma... perché me lo chiedi?》

    《No nulla... così...》

    《NON DIRMI CHE TI PIACE MICHELE???!!》disse quasi urlando Alessio, sorpreso.

    《SHHH!! Ma che sei scemo??? Che ti urli??? Abbassa la voce!! Non è che mi piace... lo trovo simpatico... ed è anche molto carino...》

    《Va bene, ho capito.... vuoi per caso che lo convinca a provarci con te!》

    《Ma certo che no!! Era solo un informazione che volevo sapere... oh! Mi raccomando!! Tieniti questa cosa per te! Mi raccomando!!》

    《Certo! Non ti preoccupare! Sarò muto come un pesce! Parola di lupetto!》

    E fu così che non appena ebbe finito di lavare i piatti, Alessio corse in camera in cerca dell'Amico.

    Entrò in camera spalancando la porta. 《Miky!!!!》 chiamò urlando.

    《Sono in bagno!! ho appena finito la doccia!》 rispose una voce da dietro la porta chiusa del bagno.

    《Sbrigati che devo dirti una cosa importante!》

    《Entra pure! tanto ho quasi finito!》

    Alessio aprì la porta del bagno e lo ritrovò completamente nudo in piedi davanti al lavabo che si stava specchiando, mettendosi nel frattempo il deodorante.

    《Però chiudi la porta che sono nudo!!!> disse Michele.

    Alessio chiuse la porta con un giro di chiave e si rivoltò verso il suo amico che era ancora lì tutto nudo.

    Proprio in quel momento Michele poggiò un piede sopra il bordo del bidet e aprì la coscia di lato verso l'amico, mettendo così in mostra tutto il suo ben di dio. Alessio fece molta fatica a contollasi.

    Michele si spostò il pisello con una mano. 《Guarda qua!》disse prima che potisse aprire bocca. 《Vedi?? Mi ha punto qualcosa!》 aggiunse indicando una piccala puntura rossa situata di fianco al suo scroto, poco sotto all’attaccatura dei peli pubici.

    《Sarà sicuramente opera di qualche insetto!》 Gli disse alessio.

    《Già! una zanzara forse…bho…》 confermò Michele. 《Comunque…. cosa devi dirmi di così importante?》 continuò, rimettendo di nuovo il piede a terra.

    《Ah già!》si ricordò improvvisamente di Martina. 《Martina ti viene dietro!!》 Gli rivelò tutto d'un fiato.

    《Ma chi? La figa della camera delle coccinelle??》

    《Si proprio lei!!》

    《Ma vah! E tu come lo fai a sapere??》Gli chiese prendendo il suo paio di boxer neri che aveva deciso di mettere quella sera.

    《In pratica me l'ha detto lei! Vedi... stavo lavando i piatti e mi è venuta a chiedere se ti interessava qualcuno... io le ho detto di no e lei mi ha confessato che ti trova molto carino!! Minchia bro!! Se ci provi ci sta! Sicuro come l'olio》

    Michele Fini di sistemarsi la maglietta. Si girò verso l'amico.

    《Calma bro! Ottima notizia ma devo lavorarmela bene... sai come sono fatte le ragazze! ...magari da domani a pranzo mi siedo vicino a lei... che dici?》

    《Dico che sei un grande, bro!》

    Michele sorrise. 《 sha! Andiamo che magari la incrociamo prima che incominci il giocone!》

    Uscirono dal bagno ma Alessio si accorse che si sentiva strano. Era si felice per l'amico, ma al tempo stesso si sentiva come una morsa allo stomaco. Una strana sensazione di tristezza misto a malinconia nei confronti di Michele. Come se in fondo in fondo volesse che con Martina si concludesse con un due di picche. Avrebbe voluto il suo Michele tutto per se. Forse quei pensieri che gli frullavano nella testa ultimamente erano collegati.

    Alessio incominciò a "unire i puntini" e la cosa lo preoccupò parecchio. Si sentiva triste e sbagliato. In una sola parola: colpevole.

    Il campo estivo si stava rivelando più complicato del previsto
     
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    Uahoo già quante storie continua fantastico
     
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    Capitolo 5


    Marco


    Anche quella notte Marco non era riuscito a dormire bene. Aveva fatto fatica a prendere sonno e ogni ora si risvegliava preso dalle sue preoccupazioni. Guardò l'ora nel suo orologio da polso della decatlon: 6.20.

    Sbuffò. Ancora più di mezz'ora prima della sveglia degli animatori. E quasi sicuramente l'avrebbe passata a fissare il muro difianco a se.

    《ALE, MA CHE CAZZO FAI??》

    Marco si girò, intontito dal sonno, per vedere cosa stesse succedendo e perché mai Michele avesse urlato così di prima mattina.

    Vide che Alessio si era alzato ancora assonnato, molto probabilmente per andare bagno a pisciare pensò, e camminando nella stanza buia aveva inciampato ed era finito dritto dritto su Michele, che stava dormendo nel letto affianco, svegliandolo.

    《scusa sono inciampato nei tuoi pantaloni… non puoi stare più attento a dove butti la roba quando ti cambi??》 lo rimproverò Alessio infastidito.

    《e tu non puoi guardare dove metti i piedi?? Comunque se ti levassi togliendomi quel coso duro dalla coscia te ne sarei grato…》rispose prontamente Michele.

    《La smettete di far casino a quest'ora voi due???!!》 Gli rimproverò Gianluca dall'alto del letto a castello, infastidito per essere stato svegliato.

    Alessio si alzò e continuò la sua strada verso il bagno.

    Quando arrivò l'animatore a dare la sveglia ai quattro ragazzi, erano già tutti svegli e la stanza incominciò a rianimarsi piano piano con le prime pratiche giornaliere del lavarsi e cercare pigramente nelle borse la roba da vestirsi.

    Solo Marco temporeggiava standosene ancora disteso nel letto sotto il lenzuolo. Come ogni mattina, infatti gli si era risvegliato anche il suo "amichetto" dentro le mutande e per non far vedere a tutti il suo alzabandiera, la nascondeva ancora sotto il lenzuolo, cercando di pensare alle cose più schifose che poteva per riuscire in poco tempo ad affievolarlo. Doveva avere solo un po di pazienza. Ma qualcuno decise però che il tempo era scaduto.

    《Ehi! Rocco!! Che fai? Non ti alzi??》lo incalzò ironico Michele.

    "Che palle" pensò. Ma non gli diede risposta.

    《Ehi, Boscolo!! Dico a te!! Che hai paura di farci vedere l'alzabandiera!?》

    Marco provò a continuare ad ignorarlo con tutta la pazienza che aveva in corpo.

    《Ehi, Gianlu! Attento che se Rocco si alza ti infilza con il suo enorme pisello!!》 Continuò a sfotterlo rivolgendosi a Gianluca che era nel letto sopra il suo.

    《MINCHIA! HAI ROTTO IL CAZZO!!》

    Marco ci aveva provato ma era esploso di rabbia girandosi di scatto e urlandogli in faccia il suo disappunto.

    《Ehi! Calmati Rocco! Sto solo scherzando! Non ti innervosire!》

    《Mi chiamo Marco! Non Rocco!!》

    Ma Michele non lo stava più ascoltando ed era entrato in bagno a pisciare.



    《Ahhh!! Che nervi!!》pensò ad alta voce Marco, scendendo dal letto. Non lo sopportava più.

    《Non te la prendere così...》

    Marco si girò. Alessio gli era difianco. Gli poggiò una mano sulla spalla e gli sorrise.

    《Michele non è cattivo... scherza! ...tho! Tieniti! ...per iniziare bene la giornata!》

    Alessio gli passò un Mars.

    《Grazie! Ma non...》

    《Oh! Tranquillo! Ce ne ho un mucchio in borsa!》 Rispose Alessio allontanandosi e uscendo dalla stanza.

    "Forse non è tutto negativo in questo campo" pensò Marco guardandolo uscire. Alessio gli piaceva come persona. Era buono di cuore ed era pure carino. Posò il mars sul letto e si tolse la maglietta del pigiama rimanendo a torso nudo. Proprio in quel momento Michele uscì dal bagno.

    《Wow! Gran bel fisichino che hai, Rocco!》 Commentò ironico Michele.

    Forse aveva parlato troppo in fretta
     
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  7. biribissi
     
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    sempre interessante!
     
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    Meraviglioso povero Marco coraggio continua
     
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  9. Piccola alce
     
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    Sempre più bello, continua al più presto.
     
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    Capitolo 6


    Alessio


    《Vuoi farti un tiro?》

    Alessio prese la sigaretta che Michele gli stava passando e se la mise tra le labbra, aspirando. Evidentemente però non era così esperto nel fumare e tossì.

    《Ahahah! Sembri un pivellino!》 Lo stuzzicò divertirto Michele.

    《È che non fumo spesso...》

    Alessio gli ripassò la sigaretta. Michele la riprese e diede un altro tiro. Sputò fuori il fumo e sorrise.

    《Ti devo insegnare proprio tutto!》disse passandogli la mano libera dolcemente sulla testa, arruffandogli i capelli.

    Alessio si sentiva fortunato ad avere un amico come lui. Però allo stesso tempo ultimamente si sentiva in colpa nei suoi confronti. Cercò di non pensarci. Voleva godersi quel momento.

    《Comunque... bel posto! Ma come l'hai scoperto?》gli chiese Alessio.

    《Per caso.... girovagando per la baita in cerca di un posto per poter fumare senza che nessuno mi vedesse》

    《guarda che panorama! Bellissimo!!》

    I due ragazzi avevano trovato il nascondiglio perfetto per fuggire dagli occhi degli animatori e dei responsabili. Una specie di conca nascosta dietro la baita che si affacciava direttamente su di un grande pratone. Il panorama che si poteva ammirare da quel posto era davvero mozzafiato.

    《Oh!! Ti devo aggiornare su Martina!》disse improvvisamente Michele. Tirò un altro tiro e ricominciò a parlare 《ieri dopo pranzo siamo stati un po insieme... ci siamo distesi sul prato del cortile e ci siamo accoccolati. Me la abbracciavo e lei lasciava fare... dammi un paio di giorni e me la faccio!》

    Alessio sorrise.

    《Bhe... ti piace vincere facile! Si vede lontano un miglio che ti sbava dietro!》

    Michele lo guardò.

    《Meglio, no? Vuol dire che farò meno fatica! ...e una volta che riuscirò a farmela.... la strada sarà in discesa per... bhe! Hai capito no?》 Gli disse sorridendo malizioso.

    Quello sguardo sereno e appagato colpì molto Alessio. Lui gli stava raccontando liberamente i suoi progetti. Era libero di aprire il suo cuore e di esprimere le emozioni che stava provando e lui invece no. Alessio era obbligato a tenersi tutto dentro e gli stava nascondendo i suoi veri sentimenti. Gli sembrava di tradire la sua fiducia.

    Anche se Michele non lo sapeva, Alessio si sentiva tremendamente in colpa. “Promettiamo che ci diremo sempre tutto, anche le cose più imbarazzanti o più brutte! tra noi non ci sarà mai nessun segreto! Ok?” gli ritornò in mente la loro promessa fatta qualche anno prima. Si. Lo stava in qualche modo prendendo in giro.

    Doveva rimediare. Ma come??? Cazzo, e se sapendo che era gay l'avesse presa male?

    Se avesse cambiato atteggiamento verso di lui non se lo sarebbe mai perdonato. Non voleva in nessun modo mettere a rischio il loro bellissimo e speciale rapporto d’amicizia.

    Alessio era tremendamente combattuto sul da farsi, però non poteva continuare così. Quella situazione lo faceva stare parecchio male. Si sentiva come limitato verso di lui e non era mai successo. Gli piaceva il loro rapporto proprio perchè poteva dirgli tutto quello che gli passava per la testa senza nessun problema. Ora in qualche modo non era più così.

    "Basta! Devo dirglielo!" pensò.

    Si fece coraggio e decise di affrontare l’argomento in quel momento approfittando che era di buon umore.

    Michele stava lì seduto a terra a gambe incrociate affianco a lui a fumarsi gli ultimi bocconi di sigaretta, con lo sguardo verso il panorama davanti a lui. Era concentrato nello spiegare ad Alessio le sue idee sul programma del giorno dopo con Martina.

    Approfittando di un suo attimo di silenzio...

    《Miky》

    《si?》

    《Devo dirti una cosa…》

    《dimmi!》

    《...è una cosa molto importante…》

    Non sapeva come dirlo, cercava di trovare le parole giuste prendendola alla larga.

    《Ale, però così mi fai preoccupare! Che è successo ?》

    《vedi…è un pò complicato…》

    《Cosa??》 chiese a quel punto con un po' di insistenza e determinazione.

    Alessio fece un respiro profondo.

    《Penso di essere gay…》



    Silenzio. Silenzio assoluto. Silenzio assordante.



    Michele si ammutolì smettendo anche di fumare. Era lì, immobile, con lo sguardo fisso davanti a lui.

    Quel silenzio stava lentamente uccidendo Alessio . Il suo cuore si era fermato. Cosa stava pensando? Aveva una paura fottuta di aver buttato la loro amicizia nel cesso e di aver tirato lo sciacquone.

    Non ne poteva più di quel silenzio e decise di romperlo.

    《scusa…forse non…》

    《cos’è? uno scherzo???》lo interruppe Michele bruscamente continuando a fissare davanti a lui.

    《purtroppo no…》

    《...e ne sei proprio certo?》

    《Si..》.

    Di nuovo un altro interminabile attimo di silenzio.

    《E da quanto tempo lo sai?》chiese michele improvvisamente.

    《bhe… veramente è difficile da spiegare… è una cosa che si prova e che si capisce pian piano…》cercò di spiegarlo neanche tanto sicuro di quel che stava dicendo.

    《E perché non mi hai mai detto nulla??》

    《perchè avevo paura di rovinare la nostra amicizia. Io senza di te son…》



    《Dobbiamo andare!》lo interruppe di nuovo bruscamente Michele.

    Spense la sigaretta schiacciandola per terra davanti a sé. Si alzò in piedi tutto serio.

    Alessio lo guardò non capendo che stesse succedendo. Il cuore gli batteva a mille.

    《Su! Alzati! Siamo in ritardo! Rischiamo di farci scoprire!》 Lo esertò Michele.

    《Ma ti stavo...》

    《muoviti ti ho detto!》

    Alessio ubbidì.

    I due ragazzi ripercorsero al contrario il tragitto dell'andata, questa volta senza spiccicare una parola.

    Alessio si incupì. Aveva paura di aver rovinato tutto. Gli veniva da piangere ma si sforzò per non farlo. Non ora. Non così. Non davanti a lui.

    Si rese conto che la sua strada ora era più complicata di quello che sparava.

    Si sentì il ragazzo più triste del mondo e i suoi occhi diventarono improvvisamente lucidi.
     
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  11. Piccola alce
     
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    Chissà se Michele ha reagito così chiudendo la conversazione con Alessio perché sioccato dalla rivelazione del suo amico, o perché in fondo anche lui prova qualcosina per Alessio.
    Solo continuando a leggere questo bellissimo racconto lo scopriremo.
    Perciò spero che come regalo di Natale di poter leggere un novo capitolo.
     
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    Coraggio spero che Michele capisca Alessio .Alessio ha avuto coraggio con il rischio di buttare tutto alle ortiche .Coraggio continua.
     
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    Capitolo 7



    Marco


    《Ciao ragazze...》

    Marco salutò le sue amiche sedendosi al tavolo per il pranzo. Non aveva proprio una faccia serena e le due ragazze se ne accorsero subito.

    《Ciao Marco! Che faccia! Che ti è successo??》 Chiese Giada.

    《Non dirmi che c'entra di nuovo Michele...》 disse Sara.

    Marco le guardò con uno sguardo che parlava da solo.

    Giada e Sara erano le sole con cui aveva instaurato un rapporto di amicizia in quei giorni al campo estivo parrocchiale. Non erano proprio popolari, ma a Marco questo non importava minimamente. In realtà erano tre le ragazze con cui aveva legato. A proposito... Mancava Laura!

    《Ma... Laura dov'è??》 Chiese Marco accorgendosi della sua assenza.

    《È andata un attimo in bagno, arriva subito...》

    《Comunque dicci... che ti ha fatto questa volta Michele??》 Gli chiese Giada cercado di riprendere il discorso, curiosa.

    Marco la guardò furioso.

    《Cosa ha fatto???? Ha rotto i coglioni!!》

    《Perché??》

    《Tanto per cominciare è tutto il giorno che mi dice: "Rocco! Fammi vedere il pisellone!"... ...poi stamattina in camera, quando sono uscito, mi ha preso i pantaloni del pigiama, li ha appesi al muro e ci ha attaccato un biglietto con scritto " qui abita un pisellone!" ...non lo sopporto più!! ...poi mi ha detto:"non te la prendere, Rocco! È solo uno scherzo!!" Ma è lui uno scherzo! Della natura!!》 Raccontò Marco infuriato, scimmiottando la voce di Michele.

    《Ma si... lascialo perdere...》

    《Esatto... non ascoltarlo. Ti fai solo fegato marcio per nulla!》

    Le sue due amiche cercarono di calmarlo, ma invano.

    《No, non riesco! È più forte di me! Non lo sopporto più! Prima della fine del campo lo appendo al muro! Giro su me stesso! Mi ha rotto i coglioni!! Mi ha proprio rotto i coglioni!!》

    《...emmm...Marco...》 lo interruppe sara con un finto colpo di tosse.

    《Che c'è??》

    Marco guardò sara non capendo perché stesse cercando la sua attenzione in quel modo. Ma subito capì.

    《Marco, è libero questo posto?》

    Si voltò indietro e vide il suo compagno di stanza Alessio.

    《Emmm...Si, si! è libero! siediti pure》

    《Grazie 》 rispose Alessio prendendo posto alla desta di Marco.

    《Figurati》

    《Scusami... vi ho interrotto... di cosa stavate parlando?》 Chiese dopo essersi sistemato seduto al tavolo.

    《Emmm... di...》 balbetto Marco non sapendo che rispondere. Sapeva benissimo che Michele era il suo migliore amico. Non poteva di certo dirgli la verità.

    《Di Ivan! È insopportabile! Non è capace di fare l'animatore! È proprio un coglione!》

    Giada era una grande. Sapeva come togliere dagli impicci gli amici. Anche quella volta aveva salvato Marco da una figuraccia sicura.

    《Ivan?? A me non sembra così incapace, anzi...》

    《Fidati! Non è proprio capace...》 concluse 《...ah laura! eccoti! Dove eri finita???》disse giada vedendo l'amica tornare dal bagno proprio nel momento giusto.

    《Eccomi! Scusate, ma il bagno dei refettoi è uno schifo! È tutto sporco e puzzolente.. e poi c'è la turca!》 Rispose sendendosi accanto a giada e Sara

    《oh, che schifo!》 Commentò sara disgustata.

    《Già! Non sapete quanto vorrei essere un maschio in queste occasioni!》 Continuò Laura.

    《Vabbè, il bagno è sporco anche per i maschi! ...e poi la turca è scomoda anche per noi! Devi fare attenzione con la mira!》 Commentò Alessio, cogliendo tutti di sopresa.

    Marco lo guardò stranito. "Che cavolo sta dicendo??" Pensò.

    《Ok, ho capito, ma hai presente come fa la pipì una donna??? ...ecco... con tutto il rispetto siamo messe peggio noi!》Ribattè Laura.

    《Ma non tutti i maschi fanno la pipì da in piedi! Conosco molti che la fanno sempre da seduti...》 aggiunse Alessio sempre più sicuro di se.

    Marco non voleva prender parte a quella discussione e si concentrò sul piatto di maccheroni al ragù che gli animatori gli avevano appena servito.

    《Si, ma in questo caso anche il più pigro dei maschi la fa di sicuro da in piedi! Noi no! Siamo costrette a metterci in equilibrio che neanche le ballerine alla prima alla scala!》

    Quella battuta di laura provocò una risata di gruppo.


    《Quindi il nostro Alessio fa la pipì da seduto!?》sopraggiunse Giada dopo un attimo di silenzio.

    Alessio quasi si strozzò con un boccone di pasta.

    《No!! Era così per dire!! Io la faccio sempre da in piedi!! Però ne conosco tanti che la fanno da seduto!》 Si giustificò prontamente.

    《E tu, Marco? Come la fai la pipì?》

    Marco sobbalzò sentendosi chiamato in causa. Alzò lo sguardo davanti a lui.

    《Dite a me??》

    《Si a te! Come la fai la pipì? Da in piedi o da seduto??》

    《Ma che razza di domanda è??? ...Non vi interessa!!》 Rispose visibilmente imbarazzato.

    《Eddai! Puoi dircelo! Stiamo parlando così tra di noi!》 Insistette giada.

    《Non ho intenzione di parlare di queste cose con delle ragazze!!》

    《Ma dai!! Su!! Non fare il vergognoso! È solo una domanda innocente!》 Lo provocò Alessio.

    《Uffa!! ...va bene!! Io la faccio sempre e soltanto da in piedi!! ...siete contenti!?》 Rispose scocciato 《...e Comunque non ho nessun problema di mira!! Non so che problemi hai tu ma io il buco lo centro sempre!!》 Continuò rivolgendosi ad Alessio, provocatorio.

    Tutto il gruppetto rise a quella risposta decisa di Marco.

    《Okey, okey! Va bene! Calma amico! Abbiamo capito! Non c'è bisogno di innervosirsi!》 Rispose Alessio sorridendogli divertito dalla situazione.

    Marco lo fulminò con lo sguardo e si rimise a mangiare il suo piatto di pasta al sugo.

    《Ale, lascialo perdere... sembra scontroso, ma in realtà è buono come il pane!》 Commentò Sara.

    《Già! Fa solo finta di essere così... ma lo fa solo per difendersi!》 aggiunse giada

    《Difendersi da cosa??》

    《Avete finito??? Guardate che sono qui! Non sono andato via!》 Precisò Marco alzando lo sguardo.

    《Stiamo solo dicendo che in fondo sei un cuore d'oro, marcolino!》 Ribattè giada.

    Marco adorava quando qualcuno lo chiamava marcolino. Non sapeva bene perché. Forse perché dava quel tono dolce al suo nome che solo chi ci teneva veramente a lui poteva esprimere.

    《...sai... ora che vi vedo assieme da vicino, sapete che secondo me voi due non siete poi così diversi?》 Disse ad un tratto Laura.

    Laura lo sapeva bene. Era stata a lungo compagna di classe di Alessio alle medie e Marco lo conosceva dagli anni di parrocchia. Però era la prima volta che ci faceva caso.

    《Ma chi??? Io e Alessio??》

    《Si, esatto! Secondo me avete molte cose in comune voi due!》 Continuò.

    《Per esempio?》

    《Bhe, per esempio....》

    《Per esempio pisciamo tutti e due da in piedi!!》 La interruppe Alessio, ironico.

    Marco lo guardò con uno sguardo che era tutto un programma.

    《Sai che culo!》 Rispose Marco. 《 e secondo voi io sarei uguale a lui??? Ma per favore!》 Continuò rivolgendosi alle ragazze di fronte a lui.

    Risero tutti.

    Dopo la pasta venne servito il secondo. Arrosto con piselli. Marco odiava quei piccoli legumi verdi. Alessio se ne accorse.

    《quelli non li mangi??》

    《Cosa??》

    《I piselli!》

    《Ah, no... non mi piacciono...》

    《Me li dai?? Io ne vado matto!》

    《Va bene...》

    《Grazie!》 Disse alessio avvicinanso il piatto e travasando i pisellini verdi.

    《Ale! Posso chiederti una cosa?》 Intervenne giada, proprio mentre si stava godendo la prima cucchiaiata di piselli.

    《Dimmi!》

    《Come mai non sei al tavolo con Michele e il resto del tuo gruppetto??》

    Alessio si rattristì improvvisamente.

    《Così... volevo cambiare...》 rispose serio.

    Marco capì subito che stava nascondendo qualcosa. Provò anche un leggero senso di tenerezza nei suoi confronti. Decise di non approfondire la questione. "Non sarà nulla di grave. E poi, a me cosa me ne importa?" pensò.

    Marco ancora non lo sapeva, ma presto gli sarebbe importato. Eccome se gli sarebbe importato!
     
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    Wow... Sempre più interessante... Continua...
     
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    Meraviglioso che a marco interessi Alessio boh continua
     
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