Fratelli di sperma[Young][Scolastico]

Storia vera leggermente stereotipata .. Mio primo racconto.. IN CONTINUO AGGIORNAMENTO

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    Eccomi tornato, voglio assolutamente concludere questo racconto e poi potrei farne un terzo.

    Capitolo 2 - In ritardo


    Quando le ragazze uscirono dalla stanza scoppiammo tutti in una grossa risata.
    Per tutti era stato solo sesso, nulla di più, e Io avevo avuto l’occasione di chiarire con Cristina.
    «Valeria doveva essere ubriaca.» Disse Paolo. «MI ha palpato il pacco e poi ha iniziato a succhiarmelo.»
    «Secondo me è solo una gran porca. Ha preso quattro cazzi in un quarto d’ora.» Ribatté Simone.
    «In ogni caso,» Continuò Paolo. «non potevamo rifiutare.»
    Andammo a letto, ma io e Simone ci fermammo a chiacchierare fino a tardi sotto le coperte (quella notte nacque il soprannome "Simone il pisellone”). Come risultato, il giorno dopo non ci svegliammo al suono della sveglia.
    Gli altri ci svegliarono solo dopo essersi già lavati, sbattendoci i cazzi sul volto. «Coraggio, giù dal letto!» «È tardi!»
    «Perché non ci avete svegliato prima?» Domandai dopo aver constatato che erano tutti già pronti.
    «Ci abbiamo provato, ma non ne volevate sapere!» Disse Mauro.
    «Dormivate abbracciati come due angioletti.» Commentò ridendo Andrea.

    Ci alzammo subito e iniziammo a cercare nella valige l’occorrente per prepararci, mentre gli altri andarono avanti a far colazione.
    Eravamo entrambi in boxer, con l’alzabandiera mattutino ben evidente. Simone mi appoggiò una mano sul petto e con una leggera spinta mi fece cadere sul letto. «Ora ci divertiamo.»
    «Ma… cosa fai? Siamo in ritardo.»
    «Rilassati, ci metteremo un minuto.» Simone si adagiò ai piedi del letto e mi calò lentamente i boxer. Sentivo il suo respiro agitato sul pene.
    Tornai indietro, in modo da appoggiare la testa allo schienale del letto, e aprii le gambe.
    «Ora gli altri non ci possono disturbare.» Disse, e i si butto tra le mie gambe iniziando a succhiare il mio cazzo ormai completamente eretto, e a massaggiarmi i testicoli.
    Non impiegai molto per venire. Simone ingoiò tutto e mi ripulì la cappella per bene soffermandosi sul buchetto all’apice. Si tirò sù, mi baciò dolcemente sulla pancia, poi sul petto, sul collo, fino ad arrivare alle mie labbra. Mi infilò la lingua in bocca senza chiedermi il permesso, e facendomi assaporare la mia stessa sborra salata.
    Si sdraiò accanto a me e mi chiese di fare lo stesso, così lo bacia prima in bocca, e imitandolo scesi lentamente lasciandogli tanti piccoli baci lungo il tronco, e continuando lungo l’asta del pene finché non mi trovai davanti la sua cappella. Feci un respiro profondo e appoggiai le labbra su quel glande luccicante, baciandolo ripetutamente.
    Poi, con un solo affondo, lo presi completamente in bocca.

    Continua…



    Edited by Koh - 2/10/2017, 17:03
     
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    mi fa piacere avere visto quasi 5000 visualizzazioni :)
    Da questo capito inizierò a mettere dei titolerei anche qui se mi riesce

    Capitolo 3 - In trasferta


    La gita stava giungendo al termine. Avevamo trascorso un’altra giornata visitando la città, e come le giornate precedenti stavamo trascorrendo la serata in camera, ad eccezione di Federico, che era andato a salutare degli amici dell’altra classe nella loro stanza. Quando realizzammo che si stava facendo tardi, io e Mauro decidemmo di andarlo a chiamare per evitare che tornasse in camera troppo tardi e ci svegliasse.
    Ci apri la porta Francesco, un ragazzo dell'altra classe, giusto il tanto per farsi vedere in faccia. Mauro spinse la porta con prepotenza e la spalancò e rimanemmo sbalorditi. Federico e i quattro ragazzi dell’altra classe avevano i pantaloni calati e si stavano misurando il cazzo.
    «Cosa cazzo state facendo?» Domandò Mauro.
    Federico cercò noi giustificarsi «Non è come pensate…» ma fu interrotto da Francesco, che si chiuse la porta alle spalle. «Fede ci ha detto tutto… Quello che fate in camera e all’ora di ginnastica.»
    Io e Mauro lanciammo all’unisono uno sguardo minaccioso a Federico. «Ed esattamente cosa vi avrebbe detto?» Chiesi io.
    Scoprimmo che in realtà Federico aveva raccontato solo una piccola parte delle avventure che avevamo avuto nelle ultime settimane: aveva detto loro che ci eravamo misurati il cazzo insieme, e che diverse volte c’erano state delle seghe di gruppo, ma nulla di più. Notammo anche che la maggior parte di quei ragazzi aveva fra le mani un pisello piuttosto piccolo se paragonato a quelli del nostro gruppo. Di tutta risposta Mauro si abbassò i pantaloni e tirò fuori i suoi modesti 17 centimetri, che fecero comunque una signora figura rispetto agli altri. Iniziò a masturbarsi e sembrò stesse tenendo una lezione, perché tutti iniziarono a menarselo, imitando i suoi movimenti.
    «Quando lo fate» Spiegò Mauro «cercate di assaggiare il vostro sperma. È importante perché dovrete farlo ingoiare alla vostra ragazza un giorno.» Quando finì di masturbarsi prese un bicchiere e ci venne dentro. Passò fra i ragazzi e li incitò ad assaggiare anche il suo sborro. «Questo è il sapore che dovrebbe avere.»
    In seguito Francesco arrivò a succhiare la cappella di Marco, portandolo ad una seconda sbottata, mentre io usando Mauro come modello illustrai le diverse parti del pene - divertendomi a stuzzicarlo - e spiegai i punti da stimolare per provare piacere. Mi inginocchiai davanti a lui ed iniziai a fargli un pompino.
    «Non è da gay?» Chiese uno dei ragazzi.
    «No,» Gli spiegai, ancora non del tutto cosciente della mia sessualità. «Ci stiamo solo divertente. Un pompino fa godere molto più di una sega, ma non puoi fartelo da solo. Per questo è importante aiutarsi fra amici.»
    I ragazzi sembrarono un po’ confusi, ma alla fine si lasciarono convincere. Quando usciamo dalla stanza erano ancora nudi, e a coppie si stava succhiando i cazzi a vicenda.

    Continua…



    Edited by Koh - 2/10/2017, 17:04
     
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  3. *_BrokenHeart_*
     
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    Non è male, ma credo che sia un po' troppo sbrigativa a parer mio... In compenso scrivi molto bene, magari prova a dettagliare un cicciolino di più le scene ^_^
     
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    Capisco cosa stai dicendo.. In questi ultimi capitoli o sintetizzato moto in effetti. Penso che concluderò questo racconto con 7 capitoli (quindi altri 4) che però saranno più lunghi visto che dedicherò più tempo alla loro creazione cercando di entrare anche più nei particolari, cercando di rimanere nel tema, ovvero la gita scolastica.

    Infine vi ringrazio per aver visitato il mio racconto ben 500 volte in 2 giorni!
    Sabato sera alle 00.00 pubblicherò il quarto capitolo!
     
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  5. MirrorofHerised
     
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    Bello per due motivi: uno perchè scrivi molto bene e due perchè all' inizio hai lasciato intendere che forse la storia è vera e questo rende tutto più interessante! :)
     
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    Ragazzo complimenti scrivi da dio continua così fantastico
     
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    rieccomi. a breve i nuovi capitoli. ho tardato causa vacanze ma ho avuto modo di pensare alla storia, come farla continuare e quando farla finire.

    grazie comunque a tutti per i complimenti :)
     
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    Capitolo 4 - Una sorpresa inaspettata


    Quando tornammo in camera trovammo Paolo, Andrea e Simone che giocavano a carte.
    «Vi siete persi il cazzetto di Federico.» Urlò Mauro lanciandosi dentro la stanza. «Non potete credere cos’è appena successo!» Disse, e continuò a raccontare cos’era appena successo.
    Federico sembrava voler morire dalla vergogna per gli sguardi che gli stavano lanciando gli altri.

    Quando gli altri si furono addormentati Simone mi strattono per svegliarmi.
    «Cosa vuoi?» Dissi ancora addormentato.
    «Andiamo a vedere il cazzetto di Federico! Ti prego.» Mi sussurrò nell’orecchio a voce troppo alta.
    «Vai. Io voglio dormire.»
    «No,» rispose lui «devi venire anche tu, altrimenti è strano.»
    «Vuoi guardagli il pisello mentre dorme, è già strano.»
    «Dai!»
    «Non glielo hai già visto sotto la doccia?» Domandai.
    «No! Continuava a coprirsi!»
    «Va bene,» sospirai sconfitto dopo qualche secondo di riflessione «ma sbrighiamoci.» Ci alzammo dal letto e ci avvicinammo a Federico in punta di piedi. Stava dormendo a petto nudo, con dei pantaloncini che gli arrivavano a metà coscia e le mutande sotto. Simone sollevò entrambi gli strati di vestiti e illuminò con la luce del telefono. Da flaccido il suo pisello misurava circa 5cm.
    «Cazzo è piccolissimo!» Commentò con un tono di voce normale.
    Lo zitti posandogli una mano sulle labbra «Fai piano! E comunque te lo avevo detto che è piccolo, ora torniamo a letto.»
    «Aspetta un attimo. Tienimi questa.» Mi passò il telefono e io gli feci luce. «Divertiamoci un po’.» Si abbassò i boxer e introdusse il pene nella bocca russante di Federico. Lui sembrava non accorgersi di nulla.
    «Simo, smettila.» Gli dissi, ma lui sembrava non sentirmi. Per un po’ mosse il bacino scopandogli la bocca, poi si afferrò il cazzo e iniziò a sbatterlo sulla faccia di Federico e sul suo collo. Nel momento in cui si accorse di stare per venire si spostò di nuovo sulla sua bocca e sbarrò.
    Federico si svegliò tossendo. «Cosa cazzo fate!?» Urlò mandando giù lo sperma di Simone.
    «Ma come?» Gli chiese Simone. «Non volevi fare nuove esperienza come noi?»
    «Zitti!» Disse Paolo rigirandosi nel letto e coprendosi la testa col cuscino.
    «Allora?» Gli disse Simone sottovoce.
    Federico annuì e si avvicinò alla cappella di Simone. Dopo un po’ di esitazione se la infilò in bocca e iniziò a succhiarlo lentamente, fino a quando Simone non gli mise le mani dietro la testa, iniziando a dettare il ritmo della pompa.
    «Bene, io me ne torno a dormire.» Dissi, infilandomi nuovamente nel letto. Mentre cercavo di prendere sonno vidi Simone infilarsi nel letto di Federico e salirgli sopra. Gli sussurrò qualcosa all’orecchio e poi si abbandonarono ad un bacio lungo diedi secondi.

    Al nostro risveglio eravamo tutti colti da una certa malinconia: era la nostra ultima giornata di gita e la mattina dopo saremmo dovuti partire, così decidemmo di organizzare una nottata indimenticabile, e io avevo già una grande idea in mente…

    Continua…


    So che questo capitolo e lungo quanto gli altri, ma vi prometto che il prossimo sarà più lungo!

    Edited by Koh - 2/10/2017, 17:05
     
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  9. VïÑãR¢K~™
     
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    wow , continua , mi hai appassionato , sono curioso di vedere quanto il "cazzetto" di federico è da SVEGLIO xD
     
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  10. MirrorofHerised
     
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    Personalmente anche io sono impaziente di vedere come andrà avanti la storia per poter rileggerla da completa senza interruzioni!:)
     
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    stasera quinto capitolo!
     
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  12. bimba99
     
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    bella storia... l'ho letta tutta ora e mi ispira non poco... vediamo come si evolve la faccenda. è vero scrivi molto bene e la lettura viene resa leggera dal fatto che tutti i capitoli sono abbastanza corti e a me, sinceramente, non dispiace...
     
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  13. realmate
     
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    storia bella ed agevole nella lettura, facci avere presto il prossimo capitolo
     
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    Capitolo 5 - Il gioco delle bottiglie


    Quando gli insegnati ci lasciarono qualche ora libera per girare il centro della città, decidemmo di acquistare di nascosto una bottiglia di alcol, per rendere quell’ultima serata che ci era rimasta davvero indimenticabile. Ci recammo in un supermercato, ma entrarono dentro solo Paolo e Andrea, che ne uscirono una decina di minuti dopo con una bottiglia di vodka.
    Quando quella sera tornammo in hotel ci preparammo e spiegai subito la mia idea. Ci sarebbe servita un po’ di sborra, così ci segammo insieme davanti ad un porno e venimmo in una bottiglietta d’acqua.
    A quel punto era tutto pronto per il gioco: tirammo fuori altre cinque bottigliette d’acqua, in modo che ce ne fosse una per ognuno di noi. Ne svuotammo due e le riempimmo con la vodka fino ad un terzo del volume, mentre nelle altre lasciammo l’acqua.
    Spegnemmo la luce e Andrea, dopo essere stato scelto a caso fra noi, mischiò l’ordine delle bottiglie. Ognuno ne prese una a caso e, dopo un segnale di Andrea, ne bevemmo il contenuto tutti insieme.

    Quando la luce fu riaccesa Federico stava sputacchiando e tossendo in un angolo. Capimmo subito che a lui era toccata una delle due bottiglie con la vodka.
    «Ok, a chi è spettata l’altra?» Domandò Paolo.
    «Non a me.» Risposi. Avevo bevuto acqua.
    «Neanche a me.» Disse invece Andrea. «Io ho la sborra.» E sollevando di nuovo la bottiglia inghiottì quel poco che vi era rimasto.
    «Ce l’ho io!» Disse infine Simone, che aveva già svuotato la sua bottiglia. «Tutto bene?» Si avvicinò a Federico e si assicurò che stesse bene. Lo fece sdraiare nel suo letto e quando si girò per allontanarsi Federico lo afferrò per il pacco.
    «Aspetta.» Gli disse.
    Simone rimase immobile, totalmente incredulo, mentre Federico gli abbassava i pantaloni ed iniziava a massaggiargli l’asta del pene. Quando divenne duro, Federico sollevò la testa e lo prese in bocca. Lui e Simone si appartarono per tutta la serata. Federico, pompino dopo pompino imparò un’arte, e l’ultimo, a detta di Simone, fu memorabile: Lui si era sdraiato poggiando la schiena contro lo schienale del letto e aveva aperto le gambe, mentre Federico, sdraiato a pancia in giù davanti a lui, gli aveva stuzzicato il glande con la lingua per un paio di minuti prima di percorrere l’asta con una lunga leccata e prendere i suoi coglioni in bocca. Dopo avergli succhiato per un po’ le palle, Federico tornò a concentrarsi sul glande e lo prese in bocca, succhiandolo finché Simone non venne e lui inghiotti tutto.

    Nel frattempo noi avevamo chiacchierato, ed Andrea, evidentemente ingolositosi dopo la bevuta di prima, aveva deciso di fare un pompino ad uno di noi. Paolo si offrì volontario e si abbassò i pantaloni, mentre io e Mauro ci limitammo a guardare.
    Quella notte andammo a letto tristi perché era la nostra ultima sera di gita. Non sapevamo che ci aspettava un viaggio molto interessante.

    Continua…


    spero che questo capitolo vi sia piaciuto, io ne sono soddisfatto perchè ho raggiunto la lunghezza che mi ero prefissato e ho rielaborato la storia sul momento.
    leggendo i commenti che mi avete lasciato da quando ho pubblicato il capitolo 4 : ringrazio chi sostiene la mia teoria dei capitoli brevi mentre a chi vuole vedere il cazzetto di federico in erezione dico che nel prossimo capitolo sarà accontentato.
    al prossimo capitolo :)

    Edited by Koh - 2/10/2017, 17:06
     
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  15. bimba99
     
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    stranamente su questo capitolo non so pronunciarmi... mi piace, ma ha un non so che di deprimente... non mi ha fatto scoccare la scintilla nel petto come gli altri... ma non per questo smetterò di aspettare, anzi! tutto il contrario ! aspetto il prossimo proprio per questo motivo U.U
    bimba

    ps. "continuò così finchè simone non venì e federico ingoiò tutto" in questa frase venì è sbagliato: va usato venne, venì è coniugato male perchè il verbo venire è irregolare. [ non prenderla a male è solo una svista capita a tutti :) ]
     
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195 replies since 13/10/2011, 22:14   134193 views
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