Miao - Mi chiamo Chico 2 [Young]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Ivi-chan
     
    .

    User deleted


    CATEGORIE: Young


    ATTENZIONE: Racconto in cui sono presenti minori di 14 anni.



    ragazzi la mia gatta ha partorito *-* e mentre oggi guardavo i suoi cuccioletti mi è venuta in mente questa storia, sequel de "Miao - mi chiamo Chico"
    naturalmente la dedico alla mia gattona e ai suoi cuccioli xD
    spero vi piaccia ^-^

    Miao - Mi chiamo Chico 2

    “Allora ? cosa ne pensate ?” gli disse “Per me va bene” “D’accordo, allora potete anche venire domani” “Lo faremo” “Arrivederci” mentre se ne andava mi vide e mi sorrise, era una signora molto bassa quella che si mise a parlare con la madre del padroncino, era la prima volta che mentre discuteva con qualcuno mi permetteva di assistere e da questo intuii che forse io centravo qualcosa.

    Mattino, era da un po’ di giorni che Matteo si alzava più presto del solito e usciva di casa con uno zaino alle spalle, però oggi era lì che mi chiamava “Dai Chico su, dobbiamo andare” non mi aveva mai detto una cosa del genere, “dove saremmo dovuti andare” mi chiedevo.
    Io come sempre mi fidai di lui e mi avvicinai, mi prese in braccio e nel frattempo arrivò sua madre con una strana scatola in mano “Dai muoviti, mettilo nella gabbia che ci aspettano” il suo tono di voce era tornato burbero come lo era di solito, il padroncino a quelle parole mi sollevò e cerco di mettermi dentro quella scatola, io cercai di dibattermi, ma inutilmente, mi chiusero lì dentro, accidenti era orribile quel posto, soffocante e piccolo, cominciavo a sentirmi male e mentre cominciai a miagolare disparatamente sentii una voce molto familiare : “Ehy, ciao Matteo !” era Alessandro, “Ciao Ale …” gli rispose “… scusa, so perché sei qui, ma oggi proprio non posso restare a giocare, ho un impegno” lui si rattristo e prima che potesse rispondere notò la gabbia dove vi ero io che continuavo nella mia richiesta di libertà “E lui che ci fa lì dentro ?” Matteo sorrise “Devo presentargli una micia” “Matteo, andiamo !!!” lo chiamò la madre dalla macchina, “Scusa ma ora devo proprio andare, mi dispiace, ti racconterò tutto un altro giorno !” e corse verso l’auto, Ale sussurrò un ciao dispiaciuto.

    Erano passati due giorni da quel evento, io ero di nuovo libero e scorrazzavo per il cortile, ho visto la madre del padroncino scendere le scale e allontanarsi velocemente da casa, “Salve signore !” “Oh, ciao Alessandro, sei venuto a giocare con Matteo ?” disse di fretta “Si” rispose lui “D’accordo, Arrivederci” disse allontanandosi, vidi Ale che si dirigeva verso l’ingresso su per le scale, io lo seguii e dopo avermi salutato suonò alla porta. Matteo aprì pochi secondi dopo, non credo si aspettasse quella visita, “Ehy ciao, prego entra” Matteo si voltò e si diresse verso il pc che era su una scrivania all’angolo del soggiorno, prima di entrare Ale mi guardò e mi sussurrò “Dai entra anche tu” io entrai subito e andai a sedermi sul divano in soggiorno appena dietro il tavolo in modo che il padroncino mi vedesse e non mi cacciasse.
    Alessandro si diresse verso la scrivania dove si era seduto Matteo “Ho visto tua madre uscire, e aveva molta fretta” “Si, i suoi soliti impegni di lavoro, credo che prima di un ora non tornerà” “Allora abbiamo un po’ di tempo per noi” esclamò Ale mettendogli una mano sulla spalla.
    Per qualche minuto hanno chiacchierato, poi sono arrivati al primo bacio, il secondo; adesso Matteo era sulle gambe di Alessandro, hanno continuato a baciarsi finchè “Oh, ti ho portato una cosa!” disse Ale mentre dalla tasca estraeva un lungo nastro rosso, Matteo rimase meravigliato mentre Ale prese quel nastro e gliel’ho legò intorno al collo facendogli un grosso fiocco sulla nuca, poi si distanziò e “Accidenti come sei carino così” il padroncino arrossì leggermente e rimase fermo a farsi ammirare da Alessandro che subito dopo lo abbracciò dicendo “Quant’è grazioso il mio micetto, però …” si allontanò di nuovo e osservandolo dopo qualche secondo disse “Si, ma quei vestiti non vanno bene” Matteo ironicamente rispose “Cos’è, ora dalla tasca prenderai un costume da gatto e me lo farai indossare ? ahahah” Ale divenne serio e dopo un sorrisetto malizioso rispose “Io non ho mai visto un gatto coi vestiti” Matteo rimase immobile e sbalordito, Alessandro inizio con l’avvicinarsi al suo collo e soffiando su di esso provocò un leggero brivido al corpo del padroncino, la mani di Ale si infilarono sotto la maglietta di Matteo e dolcemente gliela sfilò, il suo corpicino cominciava a sudare e sotto le carezze di Ale i suoi capezzoli diventarono duri, ora le sue mani si concentrarono sul bottone dei jeans di Matteo e dopo poco tempo anche quelli si addossarono al pavimento, la lingua di Ale leccava il torace di Matteo che tra i suoi affannosi respiri mise una mano sul suo piccolo cazzo già completamento eretto seguita dalle dita di Ale. Matteo si alzò sulle ginocchia e si sfilò le mutande, da lì il suo pisello si rizzò in tutta la sua bellezza a pochi centimetri dalle labbra di Ale che lo afferrò per i fianchi, lo spinse più vicino a se e infilò il piccolo membro nella bocca, iniziò un veloce fellatio che in pochissimi minuti fece urlare Matteo mentre quel misterioso liquido bianco inondò la bocca dell’amico, il padroncino si inarcò sulla schiena e poi risedensosi sulle gambe di Ale si abbandonò completamente sul suo petto ansimando; “Bravo il mio gattino” disse lui sorridendo, gattino … non era poi così uguale a me, le sue orecchie non erano grandi come le mie, sopra il suo rotondo culetto non c’era la coda, e non portava la pelliccia bensì una liscia pelle che rifletteva la debole luce del sole che penetrava dalla finestra.

    Passarono pochi minuti, Alessandro si diresse verso il divano e dopo essersi steso sul fianco invitò il padroncino a fare lo stesso, ma prima che potesse stendersi gridò “E lui che ci fa qui !!” mi indicò col dito, io ero ancora steso sul divano, “Ma come non te ne eri accorto” “No, a-aspetta v-vorresti dire che lui era qui fin dall’inizio e c.. ci ha visto” disse balbettando Matteo “Ma certo, e poi che problema c’è, non è la prima volta” “Si ma … uffi” sbuffò, era ancora nudo, si diresse sul divano e si stese accanto ad Ale, io scesi dal divano e saltai sul tavolo di fronte, Alessandro abbracciò il padroncino che chiuse gli occhi e si lasciò coccolare dalle sue carezze come fosse davvero un gattino, svariate volte si baciarono, Matteo era raggomitolato sul fianco con le mani che toccavano il torace di Ale che nel frattempo gli accarezzava dolcemente la testa e i capelli, il fiocco rosso risaltava molto sulla pelle del padroncino completamente nudo.
    La situazione si blocco bruscamente alla domanda di Alessandro “Sai, ancora non mi hai detto cosa avete te fatto l’altro giorno con Chico in gabbia” Matteo non si scompose e rimanendo attaccato al corpo del compagno rispose “Una signora ha chiesto a mia madre se poteva prestargli Chico per farlo accoppiare con la sua gatta e lei ha accettato, così lo abbiamo portato lì” si, ricordo benissimo quella giornata, dopo il viaggio in macchina mi portarono in una stanza dove vi era una gatta più grande di me, era in calore e io semplicemente seguii l’istinto, era la prima volta che mi accoppiavo, ma non mi sembrava niente di che, era una cosa che a me pareva estremamente normale eppure la reazione di Alessandro fu acclamante “Davvero !! Woow!” urlò “Già, non trovi sia romantico” disse il padroncino “Già” rispose piano Ale con sguardo pensieroso.

    Alessandro si alzò di colpo dal divano, lasciando Matteo molto perplesso, prese il pc portatile e lo pose su una sedia che aveva sistemato davanti al divano, sedutosi iniziò a cercare fra le cartelle, e andò ad aprirne una che Matteo conosceva molto bene “Aspetta, che stai facendo !!” gridò, l’amico lo blocco con una mano e guardandolo disse “Ora giochiamo un altro po’, mi hai fatto venire voglia di accoppiarmi” Matteo spalancò gli occhi, era quasi spaventato, io pensai che era una cosa strana da dire, non potevano accoppiarsi “sono entrambi maschi” pensai.
    Alessandro si mise a gambe incrociate sul divano, prese il padroncino e se lo mise su, era in ginocchio, le gambe spalancate per merito di quelle di Ale che vi erano in mezzo, il sedere sfiorava il pene di Ale già eretto che da sotto i pantaloni si strofinava sulla sua schiena, il corpo di Matteo era abbandonato all’indietro su quello di Ale ed il suo pene di fronte al pc cominciava ad indurirsi di nuovo. Ale aprì la cartella e sfogliò numerose immagini di strani accoppiamenti tra due o più ragazzi maschi, alla vista di quella carrellata di foto il cazzo di Matteo si drizzò all’istante e la mano di Ale cominciava di già ad accarezzarlo, cominciò anche a leccarlo sul collo evitando di bagnare il nastro “Ti va se proviamo anche noi a farlo” “Ma non lo abbiamo mai fatto e … non so” disse Matteo “Dai su, ho voglio di provare qualcosa di nuovo con te, col mio micetto” si baciarono, quello era il consenso del padroncino alla richiesta dell’amante.
    Cambiarono posizione, distesi sul divano ora Matteo leccava il pene di Alessandro mentre lui leccava il buchetto del culetto del padroncino, dopo un po’ di tempo si rimerò nella posizione di partenza, Ale era seduto sul divano con la schiena distesa sullo schienale, Matteo molto titubante si mise sopra di lui e cercò di avvicinare quanto più possibile il pene del compagno al suo buco “Sei sicuro che non mi farà male ?” “Non dimenticarti che sei un gattino, mi dovrai rispondere Miao, e poi non preoccuparti non ti darà nient’altro che piacere” lui lo guardò timoroso e dopo aver appoggiato le mani sulle spalle di Ale iniziò a scendere piano piano, quando la punta del pene toccò il suo buco Matteo si bloccò “Non saprei Alessandro … forse non dovremmo” lui lo baciò per tranquillizzarlo e prendendolo per i fianchi lo spinse giù, la cappella traforò il corpo del padroncino che urlò dal dolore, una lacrima iniziò a bagnargli il viso, ma dopo di sua spontanea volontà continuò la discesa, mugolò finché il sedere non toccò il pube di Ale “Bravo il mio gattino” disse poi lui regalandogli un lungo baciò, “Ora però comincia a miagolare” disse mentre lo risollevò e lo riabbassò con violenza sul suo pene, lui urlò di nuovo, e dopo un paio di saliscendi iniziò ad assecondare la richiesta di Ale, iniziò a sostituire le grida con dei sonori “Miao” che aumentavano di secondo in secondo “Miao, Ale … il mio culo brucia … Miaaao … però .. è bellissimo … Miau” “Si .. ah ah .. anche il mio cazzo è bollente e … lo sento così bene” il ritmo decelerò ad un tratto, Matteo aveva ora il tempo di leccare dolcemente le labbra e le guance di Ale, nel frattempo sul suo corpo cominciarono ad apparire numerose gocce di sudore, diventò rosso “Miao .. Ale … per favore .. Mia … f-fa sentire meglio anche il mio pene” Ale non esitò un istante, prese tra le dita il delizioso pene del padroncino e seguendo lo stesso ritmo iniziò a fargli una passionale sega, Ale godeva molto, il suo pene unto della sua saliva sbucava e spariva repentinamente dal sedere di Matteo che lo accoglieva caldo e morbido, il padroncino accelerò la leva sulle gambe, andava sempre più veloce, “Miaao, Miaao” ripeteva, sul suo volto si distingueva il netto passaggio dal dolore all’immenso piacere che adesso provava, anche Ale, rimaneva cogli occhi socchiusi e le bocca aperta che liberava corposi gemiti che finivano sul collo, ornato dal fiocco, di Matteo.
    Un ultimo, lungo, forte “Miaao” dichiarò chiuso l’accoppiamento, Matteo si era fermato dopo che insieme al compagno i loro peni aveva di nuovo rilasciato la sostanza bianchiccia che ora colava dal buchetto di Matteo dove vi era infilato ancora il pene di Ale, e zampillava fuori dal pene di Matteo sull’addome di Alessandro, il padroncino abbracciò forte Ale dopo essersi rilassato sulle gambe ed i due peni iniziavano ad afflosciarsi, un lungo bacio seguì dopo, anche quello molto lungo e passionale.
    Io rimasi esterrefatto, piegai la testa di lato pensando “Incredibile, ci sono riusciti”

    Passarono poco più di due mesi; “Drin Drin” suonò il telefono, fu la madre di Matteo a rispondere “Davvero, si certo veniamo subito” eccitata andò nella camera del padroncino dove io lui e Alessandro giocavamo, si incredibile, mi aveva permesso di entrare in casa, comunque, appena entrata gridò “Stanno nascendo, la signora ci ha chiesto di andare a vedere e di portare anche Chico” in fretta e furia i due amici si prepararono, io dovetti finire di nuovo nella gabbia, e ci avviammo.
    Arrivati lì ritornammo nella stanza dove mi accoppiai, in una scatola c’era la micia che vidi due mesi prima, “Ecco, iniziano ad uscire” erano tutti lì a guardare la bianca micia che dava alla luce “I miei figlioli”. Dopo ben 5 ore passate lì tutti mi guardarono e mi dissero “Complimento, sei diventato padre” io li guardai indifferenti, seguirono pochi secondi di silenzio che vennero spezzati dalle parole di Alessandro “Guardate, quelli lì tutto nero, ha la stessa macchia che ha Chico sulla zampa” io andai a vedere, e si, era vero, subito Matteo gli rispose “Che ne dite se quello lo chiamiamo Chico Junior oppure Chico 2” tutti si misero a ridere ed estremamente felici parlavano, chiacchieravano, urlavano, io semplicemente rimasi lì a fissarli e pensai “Strano”

    FINE

    Edited by Eiden-crøss - 16/12/2016, 22:59
     
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    63
    Location
    Napoli

    Status
    Offline
    Bellissimo
     
    .
  3. Ivi-chan
     
    .

    User deleted


    grz ^-^
     
    .
  4. Capricorn24
     
    .

    User deleted


    Davvero carino e originale come storia... complimenti!
     
    .
  5. Ikarugo
     
    .

    User deleted


    Che bella storia! Dolce, romantica e originale! E Chico mi piace sempre di più *.*
     
    .
  6. BadWolf_
     
    .

    User deleted


    Si si si!!! Bella!!!
     
    .
  7. Ivi-chan
     
    .

    User deleted


    grz tante ragazzi ^-^
     
    .
  8. noemyblu
     
    .

    User deleted


    dovrebbero farne il cartone animato XD è bellissimaaaaaaaaaaaaaaaa
     
    .
  9. Ivi-chan
     
    .

    User deleted


    ^-^ grz noemy
     
    .
  10. Così Celeste *__*
     
    .

    User deleted


    Bella Bella Bella ♥
     
    .
  11.  
    .
    Avatar

    stefanoroma

    Group
    Member
    Posts
    6,704
    Location
    roma

    Status
    Offline
    bel racconto bravo
     
    .
10 replies since 17/3/2011, 20:04   1403 views
  Share  
.