| Ho 17 anni, sono un ragazzo e mi sono innamorato della persona sbagliata, quasi 4 anni fa. Tutto iniziò in prima superiore, ambiente nuovo, nuovi incontri, nuove amicizie ecc ecc. Fin da subito capii che in LUI c'era qualcosa di diverso, qualcosa che allora ero convinto fosse solo l'inizio di un buon rapporto di amicizia. Più passavano i mesi e più mi sentivo legato a questo ragazzo, soprattutto a livello caratteriale, avevo un grande desiderio di diventare importante per lui, e così fu. Diventammo amici, e come in ogni rapporto iniziammo a costruire insieme il nostro piccolo castello di carte, solo che l'anno successivo iniziai a rendermi conto che ciò che credevo fosse da parte mia amicizia morbosa era diventato qualcosa in più. Il momento in cui presi coscienza di ciò me le ricordo ancora, è inciso nella mia mente come un tatuaggio, una fitta al basso ventre nell'attimo in cui casualmente il suo viso si avvicinò drasticamente al mio. Quella fu la prima di tante altre, e da li ho iniziato a pormi domande, domande alle quali non sapevo rispondere, ma una cosa la sapevo: avevo assolutamente bisogno di quel ragazzo. Passarono i mesi, e mentre combattevo con me stesso e i miei sentimenti, passando le mie prime nottate a piangere, o a guardare il cielo fumando una sigaretta e pensando a lui, mi impegnavo a far crescere nel migliore dei modi il nostro rapporto di amicizia, perché ai tempi il motto era: non posso averlo come voglio io ma almeno lo posso avere come amico. Ora, sono pienamente consapevole di ciò che provo. Lo amo. Sono perdutamente innamorato di lui da anni, anni in cui ho passato i momenti più belli e più brutti della mia vita, anni in cui lui è stata il centro del mio mondo e lo è ancora. Ma tutto questo è diventato un'agonia. Lui è felicemente fidanzato con una ragazza da parecchi mesi, e prima di questa, ce ne sono stati altre, ed io ero sempre accanto a lui, che fossero cottarelle da niente o il primo amore..io ero li. Questa situazione è ormai diventata insostenibile per me, sono innamorato del mio migliore amico, che non ricambia il mio amore (almeno non nel senso che vorrei), e nonostante tutto sento di aver bisogno di lui, anche se non posso dichiararle quello che provo, ho bisogno di lui perché in questi anni a sua insaputa ho imparato ad amarlo per quello che è, in tutte le sue sfumature, in tutti i piccoli gesti, in tutte quelle situazioni quotidiane che abbiamo condiviso. Ci sono giorni in cui vorrei ricominciare tutto da zero, in cui vorrei non averlo mai incontrato. in cui penso di essere solo uno sfortunato sognatore che insegue invano il suo sogno sapendo di non poterlo raggiungere. Ci sono altri giorni invece in cui accetto le cose, accontentandomi di vederlo tutti i giorni a scuola, di sentire il profumo dei suoi capelli, di guardarlo pensando a quanto sia bello e di stargli vicino sempre e comunque. Poi ci quei giorni in cui mi assale la depressione assoluta, la malinconia, la convinzione di essere sbagliato, il rifiuto di me stesso per essere stato così idiota, la paura di non trovare un'altro come lui e la rabbia incalcolabile nel pensarlo insieme ad un altra. Sono confuso, non sono consapevole nemmeno io di ciò che voglio veramente, l'idea di perderlo mi fa star male, non mi immagino ora come ora una vita senza di lui, anche se questo "amore" è unilaterale. Lui è felice, e vorrei ricominciare ad esserlo anche io, ma è impossibile per me provare a voltare pagina dato che ormai è diventato parte integrante della mia vita. |
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